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Giada gettata dal cavalcavia, l’atroce racconto del compagno

La morte di Giada Zanola ha sconvolto tutti. Il corpo della donna, di 33 anni, è stato trovato all’alba di ieri, mercoledì 29 maggio 2024 sull’autostrada A4 a Vigonza, in provincia di Padova. Inizialmente sembrava un suicidio, ma in poche ore sono emersi gli indizi che hanno subito fatto pensare agli inquirenti che in realtà si trattasse di un omicidio. Cosa ha rivelato il fidanzato? (Continua dopo le foto)

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La tragica morte di Giada Zanola

Giada sarebbe stata buttata dal ponte sull’autostrada, precipitando da una quindicina di metri e finendo sulla carreggiata. Alcune automobili sono riuscite ad evitare il corpo, poi la donna è stata travolta e uccisa da un camion. Anche se inizialmente si è subito pensato che si trattasse di suicidio, gli agenti di Polstrada e Squadra mobile, assieme alla polizia scientifica, hanno riscontrato elementi che potevano ricondurre la morte della donna ad un’ipotesi di omicidio. Poi è arrivata la parziale ammissione del fidanzato di Giada Zanola, Andrea Favero. (Continua dopo le foto)

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Gli indizi sul corpo di Giada

Gli inquirenti hanno indagato sul rapporto tra Giada e il fidanzato. È emerso che negli ultimi tempi la relazione era entrata in crisi con liti anche violente. A testimonianza di ciò, i segni sul corpo di Giada Zanola. La donna presentava segni tipo lividi o escoriazioni, riconducibili a episodi violenti. Secondo un’ultima ricostruzione, l’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite che i due hanno avuto mentre si trovavano sul ponte sopra l’autostrada, a Vigonza, poco distante dalla loro abitazione. Andrea avrebbe spinto la fidanzata giù dal ponte. Il sospetto che si trattasse di omicidio è arrivato quando Andrea Favero davanti agli agenti ha iniziato a fare parziali ammissioni sull’accaduto.

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