
La Nazionale di Gennaro Gattuso si prepara alle qualificazioni ai Mondiali 2026 in un clima incandescente. Non solo calcio: la sfida di lunedì 8 settembre contro Israele, in programma a Udine, è diventata un caso politico, tra appelli al boicottaggio e prese di posizione che vanno oltre il rettangolo verde. Prima, però, gli azzurri affronteranno l’Estonia venerdì 5 settembre a Bergamo.
Italia, Gattuso: "Sono carichissimo, non dobbiamo avere paura. Chiesa? L'ho sentito…"
— Calciostyle (@calciostyle4) September 1, 2025
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Dal ritiro di Coverciano, il neo ct azzurro ha ribadito la sua posizione: “Sono un uomo di pace, fa male al cuore vedere civili e bambini che lasciano la vita. Mi auguro che la pace ci sia in tutto il mondo. Detto questo, facciamo un altro mestiere: Israele è nel nostro girone e dobbiamo giocare. Il presidente Gravina sta lavorando per garantire che la partita a Udine si svolga in modo perfetto”.
La presa di posizione arriva dopo che diversi esponenti politici hanno chiesto alla Figc di compiere un “atto di coraggio” rinunciando alla partita in segno di protesta contro le azioni militari del governo israeliano a Gaza, che hanno causato migliaia di vittime tra i civili.
Gattuso non si è limitato al caso Israele, ma ha fatto anche il punto sul gruppo: “Donnarumma deve sistemare due-tre cose, poi farà le visite mediche e firmerà col Manchester City. Scamacca ha fastidi al ginocchio ma resta qui, lo valuteremo nei prossimi giorni. Tonali ha un piccolo problemino ma deve solo gestirlo. Tutti gli altri sono al 100%”.
L’allenatore calabrese ha fissato la rotta in vista della sfida con l’Estonia: “Non dobbiamo pensare a goleade, ne abbiamo fatte poche nella nostra storia. Bisogna scendere in campo con veemenza, rispettando l’avversario ma senza paura. Non ho ancora fatto riunioni con i ragazzi: oggi li saluterò prima dell’allenamento. C’è poco da parlare, dobbiamo stare bene insieme e lavorare”.
Per Gattuso, alla prima panchina da ct azzurro, l’inizio non è dei più semplici. Tra tensioni politiche e aspettative sportive, il doppio impegno di settembre sarà un banco di prova per la sua gestione. Prima l’Estonia, da affrontare senza distrazioni, poi Israele, in una sfida che sarà osservata con la stessa attenzione fuori e dentro il campo.
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