Andrea Sempio, il DNA sotto le unghie di Chiara e i dubbi sull’alibi
Umberto Brindani ha sottolineato come il vero problema di Andrea Sempio sia l’alibi. L’indagato ha presentato agli inquirenti lo scontrino di un parcheggio, che dimostrerebbe che lui non era a Garlasco quando è stato commesso l’omicidio di Chiara Poggi. Ma tanto basta per scagionarlo? Secondo Brindani, ci sono dei punti critici nell’alibi fornito da Sempio, legato esclusivamente alle dichiarazioni dei suoi genitori. “Se avvenisse un delitto vicino a casa mia, non conserverei uno scontrino per 14 mesi”, ha osservato. “La vera domanda è: quanto vale un alibi basato solo su ciò che dicono i genitori?”. (Continua dopo le foto)

"Sempio non ha l'alibi"
— Zona Bianca (@zona_bianca) April 13, 2025
Così a #zonabianca il direttore di "Gente" Umberto Brindani. pic.twitter.com/qNRBBwsQCS
Andrea Sempio: un sospetto mai approfondito?
Il nome di Andrea Sempio era già emerso anni fa, ma le indagini non portarono mai a un approfondimento concreto. Oggi, grazie all’esame del DNA e alle nuove tecnologie investigative, il suo coinvolgimento potrebbe essere rivalutato. La procura sembra intenzionata a fare chiarezza, ma rimangono molte domande aperte: perché quel DNA sotto le unghie? Perché nessun alibi solido? Il rischio è che un eventuale errore giudiziario nei confronti di Stasi possa rappresentare una delle più clamorose omissioni della giustizia italiana.
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