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Garlasco, spunta un nuovo indizio tra i reperti: “Sopra c’è la sua impronta”

Alberto Stasi

Si rianalizzano i reperti: cosa può accadere ora

Il «frammento di tappetino» del bagno viene menzionato in una nota allegata alla richiesta della Procura per un’analisi genetica ad ampio raggio, su cui dovrà pronunciarsi la gip Daniela Garlaschelli, e firmata dai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani. Secondo la sentenza definitiva, riporta “il Messaggero”, su quel frammento era stata individuata l’impronta di una scarpa di Alberto Stasi. Il reperto, identificato come «n. 27», non aveva però prodotto risultati nella quantificazione del DNA a causa di problemi legati all’inibizione della reazione di amplificazione. Inoltre, si legge nella nota, «la successiva amplificazione non risultava eseguita». La ragione sarebbe, a detta dei consulenti, che «tale reperto è stato rinvenuto nel corso della precedente verifica», ovvero l’analisi di reperti e campioni condotta presso la Medicina Legale dell’Università di Pavia. Per questo motivo si ritiene ora opportuno sottoporlo a «ulteriori indagini genetiche, considerando le attuali possibilità analitiche disponibili».

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