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Garlasco, la pista degli SMS della cugina di Chiara: scoperta inquietante

Le fratture familiari: intercettazioni e tensioni

La figura di Paola Cappa torna centrale anche per un altro motivo. Alcune intercettazioni telefoniche risalenti ai giorni successivi al delitto avevano già fatto emergere un forte disagio all’interno della famiglia. In particolare, Paola appare profondamente in conflitto con gli zii, cioè i genitori di Chiara. In una conversazione con la nonna, Paola sbotta: «Odio gli zii, non li sopporto più, mi hanno rotto. Non voglio che vengano qui. Se io e Stefania siamo ridotte così è per questa storia qua». Frasi che, a distanza di anni, assumono un peso diverso. Non si tratta solo di reazioni emotive in un momento di dolore: oggi potrebbero essere le tracce di un dissidio profondo, legato forse a quello che Paola sapeva — o temeva.

Immagini criptiche e nuove domande

Il settimanale Giallo pubblica inoltre due foto esclusive, inviate tra sorelle, che ora verranno sottoposte all’analisi degli esperti. La prima, risalente al 2013, mostra due piedi e, tra essi, quella che sembra un’impronta a pallini, simile a quella lasciata sulla scena del crimine. Sopra, la scritta: «Buon compleanno, sorellina». La seconda foto, più recente, ritrae un bambino tra tante biciclette, accompagnata dalla scritta: «Fruttolo» — parola che richiama uno dei reperti citati nella prima fase dell’indagine. Indizi reali o semplici provocazioni criptiche? È una domanda che gli investigatori non intendono sottovalutare. «Non possiamo escludere che alcuni elementi siano stati inseriti con consapevolezza, per comunicare qualcosa», spiega una fonte riservata. Anche per questo motivo, i materiali digitali delle due sorelle sono stati sottoposti a un’ulteriore verifica.

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