Processo penale e pressione mediatica: il monito degli esperti
Nel suo intervento, Bruzzone ha ribadito la centralità dei fatti concreti nel processo penale: “Il procedimento giudiziario si fonda su prove e dati verificabili, non su suggestioni o indiscrezioni”. La criminologa ha anche evidenziato come la pressione dell’opinione pubblica e le continue speculazioni possano alterare la percezione della verità, rischiando di compromettere il corretto svolgimento delle indagini.


La relazione tra Stasi e Sempio: assenza di prove di un concorso
Un aspetto cruciale analizzato dagli investigatori riguarda il presunto concorso tra Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, e Andrea Sempio. Bruzzone ha definito “forzata” l’ipotesi di una collaborazione tra i due, sottolineando l’assenza di legami documentati e di prove che suggeriscano un’azione congiunta. “Non esistono elementi che colleghino direttamente Sempio a Stasi e all’omicidio di Chiara Poggi”, ha dichiarato la criminologa. Le indagini della Procura continuano, con l’emergere di nuovi dettagli e testimonianze, ma la mancanza di prove certe alimenta ancora incertezza e divisioni. La figura di Andrea Sempio resta sospesa tra sospetti e dichiarazioni contrastanti, mentre la verità sull’omicidio di Chiara Poggi appare ancora lontana, celata da anni di silenzi, ricostruzioni incomplete e un percorso giudiziario complesso.