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Atalanta e Lecce si dividono la posta in un’atmosfera surreale: Lega sotto accusa

È stato un pareggio sospeso nel dolore quello tra Atalanta e Lecce, partita finita 1-1 tra proteste, fumogeni e un clima emotivo quasi intollerabile. La società salentina aveva già annunciato il proprio dissenso qualche ora prima del calcio d’inizio, con un comunicato chiaro: avrebbero giocato in bianco, senza colori né stemmi, portando la scritta “Nessun valore, nessun colore“.

Un messaggio diretto, amaro, nato dalla perdita di Graziano Fiorita, fisioterapista amatissimo dal gruppo giallorosso. Il Gewiss Stadium ha mostrato rispetto e vicinanza: musica abbassata, applausi al riscaldamento, un mazzo di fiori nel posto di Fiorita e un minuto di silenzio prima del via. Ma era chiaro a tutti: oggi il calcio era fuori posto.

L’inizio della sfida è stato congelato da un silenzio irreale. Le curve hanno protestato contro la Lega Calcio con cori pesanti e striscioni durissimi (“La morte è uguale per tutti“), interrompendo il gioco per alcuni minuti a causa dei fumogeni lanciati in campo.

Quando si riprende a giocare, l’Atalanta prova a prendere in mano la partita, ma il Lecce è presente. Al 30′, dopo una lunga azione confusa e una revisione al Var, La Penna assegna un rigore per fallo di mano di Hien: Karlsson spiazza Carnesecchi e firma il vantaggio salentino.

L’Atalanta reagisce senza trovare il guizzo decisivo. Solo Retegui e Pasalic mettono in qualche difficoltà Falcone, sempre sicuro tra i pali. Nella ripresa, la Dea cerca di alzare i ritmi. Cuadrado, entrato all’intervallo, accende la fascia e conquista un rigore al 23′. Questa volta è Karlsson a commettere fallo: dal dischetto Retegui fa 24 gol in campionato, eguagliando il record di Pippo Inzaghi in maglia nerazzurra nella stagione 1996-97.

Atalanta e Lecce, una partita che non si sarebbe dovuta giocare

L’Atalanta spinge con generosità: Retegui colpisce un palo, Ederson sfiora il gol con una botta da fuori, ma il Lecce resiste. Anche i cambi finali non mutano il copione: da Maldini a Samardzic, fino a Burnete e Ramadani, la sostanza non cambia.

L’Atalanta mastica amaro, il Lecce torna a casa con un punto che pesa più di quanto dica la classifica. Al di là del risultato, resterà nella memoria il modo in cui il Lecce ha affrontato questa giornata: in silenzio, compatti, con quella maglia bianca che diceva tutto senza bisogno di parole.

Martedì 29 aprile, dalle 10:30 alle 18:30, allo stadio Via del Mare, sarà possibile rendere omaggio a Graziano Fiorita nella camera ardente allestita d’accordo con la sua famiglia. Il funerale si svolgerà mercoledì 30 aprile alle ore 16 nella Parrocchia Santa Famiglia di Copertino. Resta una sensazione amarissima: il calcio, oggi, ha smesso di essere solo un gioco.

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