
Formula 1, per dodici gare di fila – comprese le Sprint Race – Red Bull, Ferrari, McLaren e Mercedes avevano tenuto blindato ogni podio. Ma a Silverstone la diga si è rotta. Il merito, o la colpa, a seconda dei punti di vista, è anche di Lewis Hamilton, che non è riuscito a rimontare su Nico Hulkenberg, che con la sua Sauber ha centrato un clamoroso terzo posto nel Gran Premio di Gran Bretagna.
Non sono uno a cui piace scrivere pezzi celebrativi ma per il podio di Hulkenberg credo ne valesse la pena.
— Th€ PJ (@SmilexTech) July 7, 2025
Hulkenberg a podio: il giorno che nessuno si aspettava ma che tutti volevano!#AutoRacer #BritishGP https://t.co/ajJXBneOrP
Era dal Brasile 2023 che un pilota esterno alle Big Four non saliva su un podio. Allora fu la Alpine, stavolta tocca alla Sauber, guidata dal team di Mattia Binotto, raccogliere un risultato tanto inatteso quanto significativo.
Nonostante le condizioni meteo ballerine e qualche scommessa strategica, Hulkenberg ha meritato tutto, difendendosi con esperienza dall’assalto di un sette volte campione del mondo.
Il podio di Nico rilancia anche la Sauber in classifica Costruttori, portandola in sesta posizione dietro ai colossi e alla Williams. Un risultato che fa rumore, anche se in un certo senso conferma l’enorme distanza che resta tra le quattro grandi e il resto della griglia.
Il risultato inglese, per quanto eccezionale, lascia intravedere uno spiraglio di competitività per le squadre di seconda fascia. Hulkenberg è stato il primo a cogliere l’attimo, ma ora tocca agli altri: Albon, Gasly, Alonso. Se perfino Stroll ci è andato vicino a Silverstone, lo spagnolo dell’Aston Martin non può certo tirarsi indietro.
Il dado è tratto. E da oggi, il monopolio delle Big Four non è più così inviolabile.
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