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Fiorentina, il retroscena dello spogliatoio: faccia a faccia al Viola Park

Fiorentina, è stato un lunedì interminabile al Viola Park, la coda lunga di una domenica che ha lasciato segni profondi. Dal post gara con il Verona alla partenza in silenzio sui van neri, fino al ritiro imposto alla squadra almeno per la sfida con l’Udinese. In mezzo, una stagione che sembra scivolare via e una Conference League che oggi pesa quanto può pesare, con la trasferta di Losanna comunque da preparare sul campo.

Dopo il primo chiarimento avvenuto domenica, ieri mattina nuovo faccia a faccia al centro sportivo di Bagno a Ripoli. Da una parte Paolo Vanoli, confermato dalla dirigenza, dall’altra i giocatori. In mezzo, presenza costante del ds Roberto Goretti e del dg Alessandro Ferrari, a ribadire la linea del club nel momento più delicato della storia recente viola.

Il messaggio è stato cristallino: il gruppo e l’allenatore sono questi, almeno fino a gennaio. E allora l’unica strada possibile resta quella di provare a ricompattarsi, cercando appigli anche minimi a cui aggrapparsi.

Al Viola Park il ritornello è sempre lo stesso: fare fronte comune. Succede da più di un mese, ma ora la situazione impone di aggrapparsi anche ai dettagli. La prestazione contro l’Hellas è stata considerata, se non altro, più viva rispetto allo zero assoluto di Reggio Emilia. Piccoli segnali, soprattutto sul piano atletico, con una squadra rimasta in partita fino alla fine. (continua dopo la foto)

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Il fondo sembra essere stato toccato più volte, ma dentro lo spogliatoio resta la sensazione che qualcosa si possa ancora salvare, prima di pensare a come salvare il resto.

In attesa del mercato di gennaio, Vanoli continua a lavorare con il gruppo a disposizione. Ha diretto l’allenamento ieri mattina e lo farà anche oggi, alla vigilia della trasferta di Losanna. Restano in dubbio Jacopo Fazzini e Robin Gosens, entrambi fuori dai convocati contro il Verona e assenti anche nell’ultima seduta.

Per il tedesco, fermo da circa un mese e mezzo per un problema muscolare alla coscia sinistra, la parola d’ordine è una sola: cautela. Nessuna forzatura, in un momento in cui ogni scelta pesa più del solito.

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