Serie A, lo scontro fra Lazio e Fiorentina all’Olimpico inizia come un inno all’imprevedibilità del calcio. I biancazzurri vengono da una splendida prestazione in Europa League, mentre gli uomini di Palladino attraversano un momento difficile con un solo punto raccolto nelle ultime 5 partite, tanto che si è persino vociferato di allenatore in bilico.
Prima vittoria nel 2025 per la Fiorentina 🟣
— DAZN Italia (@DAZN_IT) January 26, 2025
La Lazio fermata dal palo all’ultimo secondo ❌ #LazioFiorentina #DAZN pic.twitter.com/0Y95kii6Iw
Invece, il campo ribalta le aspettative. Sì, perché i viola, che schierano il nuovo acquisto Folorunsho dall’inizio, partono sparati: dopo 11′, Gosens si stacca sulla sinistra e crossa lungo. Sul secondo palo spunta Adli che con un gran tiro al volo insacca un gran gol. Viola in vantaggio e Olimpico gelato. Passano solo sei minuti e Folorunsho imbecca Dodò, altro cross immediato e Beltran completamente libero raddoppia. 0-2 e Fiorentina in Paradiso.
La Lazio prova a reagire con Guendouzi dopo un’iniziativa di Isaksen, bravo Mandragora a immolarsi e a respingere. Ma è ancora la squadra di Palladino ad andare vicina al terzo gol: su una sponda volante di Kean, Gudmunsson cerca la rovesciata e centra il palo. Brivido per la Lazio, che rischia davvero grosso. Per i biancazzurri ci prova Dele-Bashiru, ma il suo tiro finisce alto. Il primo tempo si chiude sullo 0-2.
Baroni ceca di dare una scossa ai suoi sostituendo Isaksen e Dele-Bashiru per Rovella e Pedro, nel tentativo di dare più intensità ai suoi. Ma la ripresa, pur registrando un predominio della Lazio che ovviamente attacca per cercare il gol che riapra la gara, non porta grandi occasioni per i padroni di casa. Ci prova Pedro da fuori, poi Gila tira alle stelle dal limite.
L’episodio, insolito e veramente clamoroso, che potrebbe cambiare la partita avviene al 64′: Palladino decide di sostituire Adli con Capuano. Il centrocampista, claudicante a causa di un colpo ricevuto, esce molto lentamente e l’arbitro Rapuano si avvicina e lo ammonisce. Il giocatore viola perde la testa, protesta platealmente scagliando lontano il pallone e il direttore di gara estrae il cartellino rosso.
Lazio-Fiorentina, nel recupero succede di tutto
Un’ingenuità difficile da giustificare, ma la decisione di Rapuano fa imbestialire Palladino, che a sua volta viene ammonito. La partita si incattivisce, la Fiorentina si chiude nella sua metà campo e non offre spazi agli uomini di Baroni, che faticano a creare occasioni. Tanti cross e assalti disordinati, ma l’unico è un colpo di testa di Dia sul quale De Gea (forse danneggiato da un avversario) per poco combina un pasticcio: la palla finisce sul palo e poi in calcio d’angolo.
La Fiorentina, pur in un uomo uno in meno, crea l’occasione migliore con un contropiede in cui Kean ci mette il fisico, penetra in area in velocità e poi conclude alto da posizione pericolosa. I padroni di casa continuano a pressare, ma Castellanos a 6′ dalla fine sbaglia uno stop sanguinoso quando si trova solo in area.
Il recupero è folle. Al 92′, su una mischia susseguente a corner Marusic di testa riesce ad accorciare le distanze: 1-2. E al 96′ è De Gea a salvare la vittoria con un gran volo su un destro da fuori ancora di Marusic. L’extra time si prolunga anche dopo i 6 minuti, Palladino protesta e viene espulso. La Lazio protesta per un paio di episodi in area ma Rapuano lascia correre. E al 98′ Pedro con un gran tiro dal limite colpisce un clamoroso palo interno. Un finale pazzesco per una gara vinta meritatamente dai Viola, ma con tanto veleno in coda.
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