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Ferrari, spuntano i “dossier segreti” di Hamilton: la verità del pilota

Il primo anno di Lewis Hamilton in Ferrari è stato a dir poco complicato, tra risultati deludenti e critiche sempre più insistenti. Il sette volte campione del mondo è arrivato alla pausa estiva con appena 6 punti conquistati nelle ultime gare, un bottino ben più magro rispetto ai 32 del compagno Charles Leclerc, e senza nemmeno un podio: un inedito assoluto per lui a questo punto della stagione.

Negli ultimi mesi, con l’introduzione delle novità al fondo e alla sospensione posteriore della SF-25, sono emerse voci insistenti su presunti diktat di Hamilton agli ingegneri Ferrari. Secondo alcune ricostruzioni, l’inglese avrebbe consegnato veri e propri “dossier” per indirizzare lo sviluppo della monoposto.

Hamilton ha voluto fare chiarezza, spiegando che si trattava soltanto di idee e consigli, non di ordini vincolanti: “In quei documenti non ho dato ordini alla scuderia. Si trattava solo di idee, suggerimenti di fare questo, o provare quest’altro”.

“Oppure erano consigli di gestione complessiva“, ha puntualizzato il pilota inglese, “tipo che con quest’altra soluzione potremmo alleggerire una specifica area o migliorarne un’altra”, ha dichiarato il campione britannico, come riportato da Eurosport.

Il chiarimento conferma l’esistenza dei documenti ma ridimensiona la portata delle indicazioni fornite. L’obiettivo resta quello di invertire la rotta già dalla ripresa del campionato, fissata per fine agosto. Al netto del lampo nella Sprint Race di Shanghai, i risultati non sono arrivati: Spa e Hungaroring, piste tradizionalmente favorevoli, hanno fruttato solo pochi punti e tanta frustrazione.

Per Hamilton, che non era mai arrivato a questo punto della stagione senza nemmeno un podio, è fondamentale chiudere il primo anno in Ferrari con segnali convincenti, evitando che il 2026 inizi con ulteriori polemiche e dubbi sul suo contributo tecnico al Cavallino.

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