
La Ferrari continua a inseguire senza mai raggiungere. Monza poteva essere il palcoscenico del riscatto, ma ancora una volta il Gran Premio d’Italia ha mostrato i limiti cronici della Rossa: la macchina non è competitiva, la gestione delle gomme è complicata e il passo gara non regge il confronto con i migliori. È la fotografia di una squadra che da anni promette di tornare al vertice ma che, a conti fatti, resta sempre intrappolata tra rimpianti e giustificazioni.
📄 #Vasseur ha difeso la scelta di setup della Ferrari per Monza: "Non c’era molta differenza tra le opzioni che avevamo a disposizione". Sulla strategia scelta per Hamilton ammette: "Volevamo avere un vantaggio di mescola alla fine, non ha funzionato"https://t.co/5ADMJqn9S0
— AutoRacer IT (@Auto_Racer_it) September 8, 2025
Charles Leclerc non ha usato giri di parole per descrivere la sua corsa: “Nei primi giri ho provato a stare con chi ne aveva di più ma la macchina andava dappertutto, sembrava di fare un rally“. Il monegasco ha spiegato di aver dovuto rallentare per gestire le gomme posteriori surriscaldate: “Abbiamo perso tempo lì, ma non ho rimpianti, ho dato tutto. Fa male, è da un po’ che aspettiamo il nostro momento ma ci manca la macchina“. (continua dopo la foto)

Leclerc guarda già oltre, consapevole che le occasioni vere saranno poche: “Baku mi piace tanto, punto alla pole ma sulla distanza non abbiamo passo. Forse a Singapore e a Las Vegas potremo avere più chance, ma resta un punto di domanda”.
Mentre la Ferrari si dibatte nei suoi incubi, Lewis Hamilton cerca di smorzare le frequenti polemiche del recente passato e, memore delle critiche di Vasseur, fa buon viso a cattivo gioco: “Sono molto contento dei progressi, comprendo sempre meglio la macchina. Grazie a tutti per l’energia positiva di questo weekend”.
L’inglese, partito decimo, ha chiuso sesto dopo una rimonta che evidentemente lo ha soddisfatto. Certo, se un pilota sette volte campione del mondo alla guida di una delle macchine più prestigiose del circuito si dichiara contento dopo un sesto posto, questo dice molto sulla stagione che il team di Maranello sta attraversando.
Il team principal Frédéric Vasseur, in ogni caso, come al solito ha gettato acqua sul fuoco e ha difeso le scelte strategiche: “Abbiamo consumato troppo le gomme all’inizio ma poi ci siamo ripresi. Non è stato l’assetto a penalizzarci, la differenza l’ha fatta Verstappen. I piloti hanno lottato bene, Lewis ha fatto una bella gara e Charles è stato competitivo”. (continua dopo la foto)

La gara ha vissuto momenti intensi soprattutto nei primi giri, con Leclerc e Piastri protagonisti di un duello serrato per il terzo posto. Il monegasco ha tenuto la posizione fino al quinto giro, ma alla lunga ha dovuto cedere. Hamilton, invece, ha rimontato fino al sesto posto dopo una gestione efficace delle gomme e un pit stop tardivo.
Alla fine la Ferrari porta a casa un quarto e un sesto posto: numeri che raccontano di una squadra che nonostante tutti gli sforzi non è mai realmente in grado di puntare al successo. Ed è costretta a celebrare come una vittoria persino il gradino più basso del podio.
A Monza, davanti ai propri tifosi, la Ferrari ha dovuto registrare l’ennesima delusione. E dopo tanti anni di promesse mancate e di investimenti finiti in fumo, diventa inevitabile chiedersi in che modo la scuderia di Maranello possa uscire da questo baratro che sembra davvero senza fondo.
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