x

x

Vai al contenuto

Fasce in stile Zverev, la capigliatura selvaggia di un giovane campione

Zverev

Zverev aspetta forse gli Australian Open del prossimo 14 gennaio come si aspetta un esame delicato e importante. L’ansia è quella che precede la possibile consacrazione o che annuncia l’inizio della nuova stagione sportiva con una salita, se i risultati saranno più bassi delle aspettative. Tutto questo mentre si affaccia un dubbio sulla sua partecipazione a causa di un recente infortunio.

LEGGI ANCHE: TENNIS, LA BASE PER ALLENARSI IN SOLITARIA

Tutto insomma dipende da come il campione tedesco accoglierà il 2019 con il primo dei tornei del Grande Slam e dopo che il 2018 si è chiuso tra grandi trionfi. Solo nel maggio del 2018 perdeva la finale a Roma contro Rafael Nadal e a novembre vinceva contro Nole agli ATP Finals di Londra, primo tedesco a vincere dopo Becker nel 1995.

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

Zverev: i punti di forza del campione (anche quelli del look)

Sasha, questo il suo soprannome è arrivato a occupare il numero 4 al mondo dietro i grandi del settore con un servizio potente e una fame grande di vittoria. E non possiamo spiegare tutto questo solo con la giovane età e con la voglia di sacrificarsi per quello che si ama. Ci vuole altro per giovare a questi livelli con poco più di 20 anni sulle spalle. Per questo è davvero uno dei tennisti da tenere d’occhio nel 2019. Considerando anche che 210 km/h è la media di velocità del suo primo servizio che si distingue per forza e rapidità.

Zverev, segni particolari? Altezza e voglia di stupire

Altri segni particolari in campo? L’altezza elevata, quasi due metri, che di certo facilita l’esecuzione di un ottima battuta. In più c’è un tratto caratteristico che contraddistingue il campione. La capigliatura lunga che il giocatore ama tenere a bada durante i match grazie all’uso delle pratiche fascette. Non è ovviamente l’unico giocatore a usare o ad avere usato delle fasce per evitare che le ciocche lunghe diano fastidio durante una partita, ma Zverev sembra amare particolarmente questo tipo di accessorio che si colloca a metà tra la funzionalità dura e pura e la voglia invece di caratterizzarsi anche dal punto di vista dell’estetica. Appena può le indossa per necessità ma anche per scelta.

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

Ci sono quelle spesse, che con il loro spessore fermano il sudore e le ciocche ribelli, o quelle un po’ più sottili che hanno magari meno potere assorbente ma sono allo stesso tempo meno ingombranti.

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

Entrambe le tipologie vengono portate ben calate sulla fronte e alcune di esse non sono affatto elastiche ma vengono annodate dietro la nuca prima del gioco. Serve altro per spiegare come tecnica, forza e stile suonino ancora di più come una vera e propria dichiarazione di guerra?

[content-egg module=Amazon template=list next=1]