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Gli Europei U21 non sono un torneo come gli altri: da sempre, questa competizione è una vetrina molto importante per le Nazionali, che possono capire al meglio lo stato dei loro giovani talenti, sia per i club che ne detengono il cartellino, che sono in grado così di fare valutazioni più approfondite su come questi gioielli si comportano su palchi importanti. E anche il pubblico ha diversi buoni motivi per guardare questo torneo, tra cui capire a che punto sono le varie nazionali “junior” e, di conseguenza, il futuro del calcio nel proprio paese.
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Insomma, l’Europeo U21 non è affatto un torneo da sottovalutare: abbiamo deciso di raccontare quindi non tanto le squadre che parteciperanno, ma alcuni dei talenti più fulgidi che vedremo nelle prossime settimane.
Ismael Doukouré (Francia)
Cominciamo da uno dei profili più interessanti dell’annata 2003, Ismael Doukouré. Un difensore che ha già fatto vedere grandi cose allo Strasburgo e che brilla soprattutto per due elementi: la grande intelligenza tattica e la duttilità nel ruolo. Sino ad ora, il giovane è stato infatti impiegato come difensore centrale – che sarebbe il suo ruolo naturale – ma anche come terzino e persino come centrocampista centrale, tutte posizioni coperte con ottimi esiti. Doukouré è molto a suo agio con il pallone tra i piedi, non ha paura di condurre e di andare incontro agli avversari, ed è molto preparato nei ripiegamenti difensivi. È intelligente ed estremamente grintoso: raramente lo vedrete temporeggiare se c’è la possibilità di far suo un pallone vagante.
Mario Sauer (Slovacchia)
Mario Sauer è quello che potrebbe essere definito un rifinitore dei tempi che furono. Parliamo di un centrocampista dalla tecnica sopraffina, in grado di far arrivare il pallone dovunque voglia e sempre ben attento a innestare le punte offensive con diagonali affilate come rasoi. Ha un eccezionale controllo del pallone, che gestisce con calma esemplare e senza alcuna fretta. Sauer, infatti, non ama nè accelerare il gioco nè quando il gioco intorno a lui accelera, gestendo il motore della Slovacchia ad un’altra velocità. Di contro, la quasi totale avulsione al cambio di ritmo e la mancanza di dribbling offensivo lo rendono meno pericoloso di quanto uno con la sua tecnica potrebbe e dovrebbe essere.
Jobe Bellingham (Inghilterra)
Negli ultimi anni siamo stati testimoni dell’ascesa di Jude Bellingham, il centrocampista inglese diventato uno dei migliori e più celebri giocatori al mondo. Ora, il fratello Jobe sta cercando di seguirne le orme: con lui condivide una certa somiglianza fisica, lo skillset tattico e, dal prossimo anno, anche la squadra in cui cercare di esplodere, il Borussia Dortmund. Jobe è un centrocampista che predilige molto salire ed essere coinvolto nelle trame offensive, ma è molto abile anche nel giocare in una posizione più arretrata, anche se è meno a suo agio. Ha una buona pulizia nel palleggio ed è in grado di condurre con una certa affidabilità anche per lunghi tratti. L’inghilterra U21 è una squadra dal talento debordante in cui cercherà di dare fin da subito il suo contributo.
Daniele Ghilardi (Italia)
I più attenti spettatori della Serie A e, in particolari, della parte destra della classifica, potrebbero già essersi imbattuti in Daniele Ghilardi, giovane talento attualmente in forza all’Hellas Verona. Un po’ oscurato dal compagno di reparto Coppola, Ghilardi è un colosso di 1 metro e 90, molto bravo a coniugare l’aggressività tipica del suo ruolo con l’attenzione ai dettagli di un difensore moderno. Pur cercando di mettere pressione con il proprio imponente fisico, ad esempio, non perde mai di vista il pallone e non affretta gioco ed interventi. Interpreta molto bene il ruolo di difensore centrale nella sua accezione più classica, ma è bravo a difendere in avanti, conducendo il pallone quando esce dai recuperi e andando incontro all’avversario, invece che indietreggiare per coprire il campo.
Alberto Moleiro (Spagna)
La Spagna è una delle principali favorite alla vittoria della competizione grazie all’incredibile quantità di talento di cui è dotata. Tra i molti nomi che si potrebbero fare, scegliamo Alberto Moleiro: giocatore di rara elettricità, l’ala non si fa alcun problema nel cercare di superare qualsiasi avversario gli si pari davanti con la palla al piede, provando dribbling a ripetizione. È in grado di accentrarsi e, da qui, scegliere se finalizzare in proprio o passare al compagno smarcato. Come spesso accade con questi giocatori così energici e giovani, il principale problema è la continuità: ci sono giorni in cui appare come un juggernaut inarrestabile, altri dove fatica a entrare in partita. Dal prossimo anno molto probabilmente lascerà il retrocesso Las Palmas, per cui potremmo vederlo in un contesto più competitivo.
Giocatore | Nazionale | Ruolo | Club | Classe |
---|---|---|---|---|
Ismael Doukouré | Francia | Difensore | Strasburgo | 2003 |
Mario Sauer | Slovacchia | Centrocampista | Slovan Bratislava | 2004 |
Jobe Bellingham | Inghilterra | Centrocampista | Sunderland (futuro Dortmund) | 2005 |
Daniele Ghilardi | Italia | Difensore | Hellas Verona | 2003 |
Alberto Moleiro | Spagna | Ala/trequartista | Las Palmas | 2003 |