Gli operatori del settore alimentare (OSA) hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve inoltre provvedere al richiamo cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute. La pubblicazione del richiamo nel portale internet del Ministero è a cura della Regione competente per territorio, che lo riceve direttamente dall’OSA, previa valutazione della ASl. In queste ore è stato ritirato un prodotto dell’Esselunga. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta e il perchè. (Continua a leggere dopo la foto)
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Esselunga, scatta il ritiro di questo prodotto: cos’hanno scoperto
A scopo precauzionale, come riportato dal sito Altroconsumo e dal Ministero della Salute, Esselunga ha disposto il richiamo di tre lotti di Marrons Glacés a marchio Esselunga Top. Gli articoli sono venduti in confezioni da 250 grammi e sono stati prodotti per Esselunga dall’azienda Raffael Srl nello stabilimento di via Leone 4, a Montoro in provincia di Avellino. I lotti interessati dal richiamo sono: L3O10-C084, L3O18-C094 e L3O27-C101. Il motivo del richiamo è la possibile presenza, non dichiarata in etichetta, di anidride solforosa: un composto che viene usato per prevenire il deterioramento di alcuni alimenti e può essere responsabile di alcune reazioni allergiche nei soggetti predisposti. Per questo motivo, se sei allergico non consumare il prodotto ma riportalo nel punto vendita dove l’hai acquistato. Per i consumatori non allergici, invece, non ci sono criticità . Esselunga ha messo a disposizione il numero verde 800 666 555 per ulteriori chiarimenti. (Continua a leggere dopo la foto)
Cos’è l’anidride solforosa
Il diossido di zolfo o anidride solforosa è un gas incolore, di odore irritante ed estremamente solubile in acqua, che si produce per combustione dello zolfo quando entra a contatto con l’aria. Può essere utilizzato come tale o in forma liquida, mentre i solfiti si presentano come polveri. Come riportato da MyPersonalTrainer, per le sue proprietà antimicrobiche, il diossido di zolfo viene impiegato come additivo nei processi di decolorazione dello zucchero, e nella conservazione del mosto del vino, della birra, dei succhi di frutta e delle carni insaccate; in etichetta, è identificato dalla sigla E 220. Viene utilizzato nell’industria alimentare e nell’industria del freddo come antiparassitario ed antibatterico. Il diossido di zolfo può essere utilizzato in: conserve ittiche, sott’aceti, sott’oli o in salamoia, marmellate, crostacei congelati, frutta secca o candita, bevande analcoliche a base di succhi di frutta, vini, aceto e funghi secchi. È quindi un additivo molto frequente nei vari prodotti. È fondamentale sottolineare che non è dannosa tanto la quantità presente all’interno di un singolo alimento, ma la sommatoria delle varie quantità contenute nei diversi prodotti assunti durante tutta la giornata. Devono prestare molta attenzione al consumo di alimenti contenenti tale conservante, soprattutto le persone asmatiche, specialmente se in terapia con i cortisonici, perché risultano essere molto sensibili ai solfati e possono presentare difficoltà respiratorie più o meno gravi.