Il dolore per un padre mai presente
Dal racconto dei primi amori si è passati a un capitolo ben più doloroso: quello del padre assente. Con voce ferma, Sabrina Salerno ha confessato: “Non credo di essere mai stata figlia. Mio padre non mi ha mai accettata e aveva anche convinto mia sorella che io mi ero inventata la storia che fossi sua figlia”. Solo grazie alla sorella, che l’ha cercata, ha potuto fare il test del DNA a 45 anni, ottenendo finalmente il riconoscimento tanto negato. (Continua dopo le foto)

Perdono sì, ma senza stima
Nonostante tutto, Sabrina ha scelto di perdonare. “Ho passato quattro mesi prima che morisse in cui l’ho chiamato papà”, ha raccontato con un velo di emozione. Ma non c’è idealizzazione nelle sue parole: “Non ho la stima per lui. Un bambino che nasce non ha responsabilità”. È una frase che pesa come una sentenza e che racconta il dolore di una ferita che non si rimargina del tutto. Un racconto, quello di Sabrina Salerno, che va ben oltre il gossip e ci ricorda quanto, dietro ai riflettori, si nascondano storie profonde e universali.
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