Di cosa si ha bisogno per riuscire a correre per cento chilometri? Un ottimo allenamento e l’attrezzatura giusta, sicuramente, oltre forse alle giuste motivazioni. Quelle che potrebbe dare la conclusione del Tuscany Trail Challenge 2019 ai tanti partecipanti della tre giorni di venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 aprile. L’ultima gara della ideale ‘Serie A’ delle gare trail toscane si svolgerà infatti in una zona ricca di magia, e di storia. Non a caso, sfruttata anche dal cinema, per esempio nella scena finale del Gladiatore di Ridley Scott.
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Tuscany Crossing 2019 in Val d’Orcia
Dopo la Ronda Ghibellina di gennaio e il Brunello Crossing del mese successivo, ora il Tuscany Crossing di Castiglione d’Orcia chiude il trittico delle gare regionali con più partecipanti. Nato dagli stessi organizzatori delle maggiori gare trail locali, e del circuito Series, giunto alla sesta edizione. Che hanno voluto offrire ai runner quattro percorsi (di 160, 103, 50 e 15 chilometri) – tra i quali due ‘Ultra’ – attraverso boschi, vigneti e borghi antichi del suggestivo territorio del Parco della Val d’Orcia.
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Due Ultra da sogno
La 100 miglia e la 103 km partiranno insieme, alle 5.30 del mattino, da Castiglione d’Orcia portando gli iscritti su tracciati ricreati pensando al viaggio compiuto per secoli da viandanti e pellegrini. E al concetto di “sogno“, sperando che lo sia davvero, a occhi aperti, per i fortunati che batteranno di nuovo le grandi vie che, in epoca romana, univano Roma all’Oltralpe: la Romea, la Cassia, la Francigena.
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Storia, accoglienza e natura fanno da cornice
“La Toscana è per eccellenza la natura, il paesaggio, la cultura e tutto ciò che può favorire il viaggio ideale… E qui si corre nella Toscana che il Mondo sogna, – ha spiegato l’organizzatore Roberto Amaddii, presidente Asd Sienarunners, in una recente intervista. – Il Parco della Val d’Orcia è patrimonio UNESCO dal 2004 per il paesaggio, l’arte e la sua storia”. Focalizzandosi poi sulla speranza che la gara possa fare quest’anno un salto di qualità proprio per la magia delle sue tappe e della Toscana più bella.
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Il percorso del Crossing toscano
Fortificazioni, castelli, le Pievi medioevali, e poi boschi, guadi, vigneti, strade bianche… Quelle tra il fiume Orcia, gli antichi borghi di Bagno Vignoni con la sua piazza d’acqua, Pienza (la città Ideale del Papa Pio II) e la terra “di vento e di deserto”. E ancora San Quirico D’Orcia e Montalcino, passando per l’abbazia romanica di Sant’Antimo e Castelnuovo Abate. Risalendo poi il versante amiatino fino al bosco del Vivo d’Orcia, Campiglia d’Orcia e Bagni San Filippo. Con un tratto finale che porterà a conquistare il traguardo della Rocca.
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Novità, sponsor e premi
Un “viaggio nel tempo” – di massimo 32 ore – che partirà e finirà in quel di Castiglion d’Orcia. Ma che nel caso della 53 km contemplerà una variazione dopo il 22° km (San Quirico d’Orcia). Novità anche nella staffetta, che non sarà più in 4 atleti sulla lunga (ma tre con frazioni di 22, 18 e 14 km), e nella possibilità di esser seguiti in diretta grazie al live tracking dei concorrenti, tutti dotati di un trasmettitore gps. Una garanzia di sicurezza, anche nella precisione della classifica finale. Che sarà stilata sulla base dei risultati dei tre eventi, assegnando 20 punti al 1° assoluto (M e F) e poi agli altri, a scalare, fino al punto previsto per tutti i finisher. Che troveranno sul pettorale gli stessi sponsor tecnici – Hoka Oneone e Born Italia – e le aziende locali del Molino dell’Orcia e dell’Azienda Agricola Bagnaia.
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