La carriera
Il destino di Enzo Paolo sembrava scritto fin dall’inizio. La sua infanzia, segnata da lavori umili come pulire le bische clandestine e fare il cameriere per pochi spiccioli, non gli ha impedito di inseguire la passione per la danza. A soli otto anni entra nella prestigiosa scuola di ballo del Teatro San Carlo, iniziando un percorso che lo avrebbe portato, a soli 17 anni, a calcare i palcoscenici più importanti d’Italia accanto a grandi nomi come Carla Fracci. Nonostante le umiliazioni e il bullismo subito da bambino, Enzo Paolo ha sempre scelto di restare fedele ai suoi sogni, trovando nella danza un rifugio e una ragione per andare avanti. (continua dopo la foto)
L’incontro che gli cambiò la vita
La vera svolta per Enzo Paolo arrivò nel 1971, quando incontrò Raffaella Carrà. Un sodalizio che avrebbe riscritto la storia del piccolo schermo italiano. Con lei nacque la coreografia più iconica della televisione: il Tuca Tuca, un ballo semplice ma rivoluzionario, destinato a diventare un simbolo. Dietro quel successo c’era non solo talento, ma anche la capacità di trasformare le sfide personali in energia creativa, portando sul palco la forza di chi ha già conosciuto troppo presto il sapore amaro della vita.
Nonostante il successo e il passato burrascoso, Enzo Paolo ha saputo costruire la sua famiglia ideale. Accanto a lui da 45 anni c’è Carmen Russo, la donna che definisce “madre, sorella, compagna, tutto”. Insieme hanno affrontato ogni sfida e cresciuto la loro figlia Maria, oggi dodicenne, una giovane ribelle dallo spirito artistico che ha scelto il calcio al posto della danza, strappando più di un sorriso al papà. A quasi 76 anni, Enzo Paolo continua a sognare e a pensare al futuro: “Vorrei lavorare ancora con Maria De Filippi, ad Amici. Penso di avere tanto da insegnare“.
Per il gruppo Mediaset, ha già lavorato in passato. A tal proposito ricorda l’incontro con Silvio Berlusconi: “Ho provato tanta ammirazione per lui, prima, e adesso per il figlio: era una persona che vedeva le cose prima degli altri. Generosissimo, quando io e Carmen ci sposammo ci prestò l’aereo privato per far arrivare a Bari i miei ospiti”.
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