Il confronto acceso
In aula c’è stato un confronto acceso tra i legali della famiglia Poggi, gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, e la Procura. Gli avvocati hanno infatti criticato la gestione delle indagini da parte della Procura, sottolineando che le dichiarazioni riguardanti il DNA sotto le unghie di Chiara sarebbero inesatte, poiché tale materiale genetico non esisterebbe o non sarebbe utilizzabile ai fini dell’indagine. Inoltre, hanno espresso preoccupazione per l’influenza dei media sul processo, facendo riferimento alle informazioni divulgate attraverso trasmissioni televisive.
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