Caso Osimhen. La procura di Roma ha chiuso l’indagine che vede coinvolto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulle presunte plusvalenze fittizie intorno all’acquisto di Victor Osimhen, avvenuto nel 2020. Il patron della società campione d’Italia finisce nei guai. La notizia appena arrivata, infatti, è veramente un brutto colpo per lui e per l’intera società. (Continua…)
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Il caso Osimhen
Victor Osimhen si è traferito dalla società francese del Lille al Napoli nell’estate del 2020. De Laurentiis annunciò così l’acquisto dell’attaccante nigeriano: “È un contratto di 80 milioni. 70 pagabili in 5 anni e 10 milioni di bonus a determinati risultati. Il Lilla ha preso da noi Karnezis, Manzi, Palmieri e Liguori. Sono due operazioni separate. Contratto che parte da 4 milioni per il primo anno per i prossimi cinque. Aumenterà di anno in anno fino a 4, 5 finali. È stata un’intuizione di Giuntoli”. Nonostante fossero, a detta del presidente, due operazioni separate, il Napoli avrebbe ottenuto uno “sconto” dal Lille, cedendo appunto i giovani della Primavera Manzi, Palmieri e Liguori. Per questo motivo, la società azzurra è finita nell’indagine sulle plusvalenze fittizie perchè pare che questi giovani non valessero il prezzo pattuito tra il Napoli e la società francese. (Continua…)
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De Laurentiis rinviato a giudizio
È stata chiusa l’indagine che vede indagato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Per la Procura di Roma si tratterebbe di falso in bilancio. Si mette male dunque per il presidente e per l’intera società. L’atto di chiusura delle indagini è stato notificato anche agli altri indagati: si tratta dei membri del Consiglio di amministrazione che era in carica all’epoca dei fatti. (Continua…)
Le parole del legale di De Laurentiis
Il legale di Aurelio De Laurentiis, Fabio Fulgeri, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’ANSA: “Si è chiusa l’inchiesta che era stata archiviata con il riferimento a ipotesi di reati tributari. Ora leggeremo le carte dell’inchiesta, ricordo che questo di oggi non è un rinvio a giudizio, ma una chiusura di indagini. Tendenzialmente il falso in bilancio nella propria ipotesi originaria di reato nasce per l’idea di frodare il fisco, ma in questo caso ciò non è avvenuto, è un’ipotesi già esclusa dai magistrati a Napoli. Rimane però in piedi l’indagine. Vediamo cosa ci contestano perché non c’è necessità di individuare il dolo da profitto. Ci si chiede quale sarebbe il vantaggio del Napoli visto che la Procura federale ha già escluso questi vantaggi, vedremo”.