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Darderi, dal trionfo alla disperazione: cos’è successo dopo la vittoria di Umago

Dalla vittoria al dolore e alla paura, in pochi secondi. Luciano Darderi conquista il secondo titolo consecutivo dopo Bastad, battendo Carlos Taberner in finale a Umago, ma si infortuna alla caviglia durante l’esultanza. Una scena surreale: la gioia per il trionfo viene spazzata via da un movimento improvviso che lo fa crollare a terra.

L’argentino naturalizzato italiano, 23 anni, viene aiutato dall’avversario a raggiungere la panchina. Il responso medico è ancora atteso, ma intanto Darderi può consolarsi con un traguardo: da lunedì sarà numero 35 al mondo e 26 nella Race ATP.

Con la vittoria a Umago, Darderi mette in bacheca il terzo titolo ATP della stagione dopo Marrakech e Bastad, diventando il tennista italiano più vincente del 2025. Il successo arriva ancora una volta sulla terra battuta, la superficie che più esalta il suo gioco.

La dinamica dell’infortunio resta poco chiara, ma il giocatore ha mimato un allungamento (non si sa se muscolare o altro) verso l’angolo in cui era seduto il suo staff. L’aspetto positivo è che da qui a dicembre non dovrà difendere punti, dunque un eventuale stop non comprometterebbe la sua classifica. Resta il dispiacere per un incidente davvero stupido che arriva in un periodo di grande forma.

Darderi ha vinto nove partite consecutive, undici delle ultime dodici giocate. Una striscia straordinaria cominciata dopo l’eliminazione da Wimbledon per mano di Thompson. Prima di allora, aveva superato due turni battendo Safiullin e Fery. (continua dopo la foto)

Il ritorno sulla terra, dopo la parentesi sull’erba, ha segnato una svolta: Bastad e Umago lo hanno consacrato. E con tre trofei stagionali su questa superficie, Darderi entra in una ristretta élite: solo Berrettini nel 2024 e Bertolucci nel 1977 ci erano riusciti prima di lui tra gli italiani.

Il tennis italiano vive dunque un 2025 da incorniciare. Oltre ai tre successi di Darderi, ci sono i due Slam vinti da Sinner e i due titoli di Cobolli. In totale, sette tornei conquistati dagli azzurri, nessun altro Paese ha fatto meglio quest’anno. Per Darderi, la posizione numero 35 non rappresenta ancora il best ranking (fu 32 ad agosto 2024), ma ci si avvicina. Se la caviglia lo permetterà, l’obiettivo top 30 è a portata di mano.

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