Corrado Barazzutti è ritenuto uno dei più grandi tennisti italiani di sempre. Ha raggiunto la posizione numero 7 nel ranking globale. Soprannominato “Barazza“, “Barracuda” oppure “Soldatino“, è stato uno sportivo esemplare. Una persona umile e discreta, che ha dato molto al mondo del tennis italiano e che fuori dal campo ha sempre preferito rimanere lontano dai riflettori. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Corrado Barazzutti è uno dei pilastri del tennis italiano e ha scritto pagine importanti della storia azzurra in questo sport. Professionista dalla spiccata etica e dotato di un coraggio sopra la media, tra le altre cose è stato uno dei Quattro Moschettieri, i componenti della squadra italiana vincitrice della prima Coppa Davis nel 1976. E’ stato poi finalista in altre tre occasioni: nel 1977, nel 1979 e nel 1980. Ma non solo. Nelle prove del Grande Slam è stato semifinalista al Roland Garros e agli US Open. Il suo nome è tra quelli presenti nell’olimpo del tennis italiano insieme a mostri sacri come Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli.
Sul suo più acerrimo nemico, Barazzutti si è così espresso: “Era il mitico Bjorn Borg il tennista che mi sconfiggeva sempre e che, in qualche modo, mi ha impedito i traguardi più grandi. Al Roland Garros l’ho incontrato troppo presto in due occasioni e a Parigi almeno una finale me la sarei meritata… ma Bjorn era un muro umano”.
Le origini di Barazzutti
Corrado Barazzutti è nato a Udine il 19 febbraio 1953 sotto il segno dell’Acquario. A livello tennistico è però cresciuto ad Alessandria sotto la guida tecnica di Giuseppe Cornara. Oltre alle sue origini – alle quali è legatissimo – l’ex tennista ha coltivato un debole per la Sardegna. Il motivo? Sua moglie, Barbara Atzori è nata nell’isola ed è originaria di Barumini. Sul legame con l’isola Barazzutti aveva dichiarato:
“Mia moglie è di origine sarda, suo nonno era di Barumini. Ha parenti in questo Paese e anche Cagliari. Per 25 anni abbiamo avuto un appartamento a Cala Verde, vicino a Santa Margherita di Pula, lo abbiamo venduto. Le mie figlie erano dispiaciute“.
Carriera e titoli vinti
Con il settimo posto in classifica mondiale, Corrado Barazzutti ha la terza migliore classifica ATP per un tennista italiano dall’introduzione del sistema di calcolo computerizzato ed è stato inoltre numero uno d’Italia per 198 settimane. Nel circuito maggiore può vantare 5 titoli vinti su 13 finali disputate. Ha raggiunto una volta le semifinali ai Roland Garros e agli US Open. Condivise inoltre un record con Adriano Panatta, Matteo Berrettini e Jannik Sinner: gli unici tennisti italiani a essersi qualificati almeno una volta alle finali del Masters.
Insieme ai suoi colleghi Nicola Pietrangeli e Fausto Gardini, è stato campione italiano assoluto di singolare per sette anni consecutivi, dal 1976 al 1982.
La vita privata di Barazzutti
Non si sanno molti altri dettagli sulla sua vita privata. Barazzutti è un uomo riservato. In diversi lo descrivono come una persona umile e discreta, a piace trascorrere il tempo in compagnia della sua famiglia e i suoi amici più stretti. Pare che sia sempre stato un grande appassionato di musica e pittura, diventando persino un appassionato collezionista di strumenti musicali e dipinti. Intorno a lui c’è sempre stata molta curiosità, soprattutto per la sua vita privata. Barazzutti però ama stare lontano dai riflettori e coltiva le sue piccole passioni nella più totale discrezione. Con una personalità che lo ha reso unico, si è sempre educato e disponibile con i tifosi e ha dimostrato grande impegno e dedizione nel promuovere il tennis a livello nazionale.
Cosa fa oggi Corrado Barazzutti?
Noto come “Barazza”, “Barracuda” o “Soldatino, si è ritirato durante la stagione 1985 per epicondilite. La sconfitta per ritiro durante il l’incontro con Derek Tarr al primo turno del torneo di Boston è stata l’ultima gara disputata nel circuito maggiore. Dopo la carriera da giocatore ha intrapreso quella da allenatore. E’ stato capitano non giocatore della nazionale italiana di Coppa Davis dal 2001 al 2020. Mentre dal 2002 al 2016, è stato capitano non giocatore della nazionale di Fed Cup, con ha collezionato quattro titoli mondiali (2006, 2009, 2010 e 2013). Nel 2019 ha gestito le prestazioni di Fabio Fognini insieme al coach Franco Davín, che ha poi assunto in toto fino alla conclusione della stagione 2020. La collaborazione con il tennista ligure si è poi conclusa nel novembre 2020, quando il Fognini ha annunciato che il suo nuovo capo allenatore sarebbe stato Alberto Mancini. A partire dal 2024 invece Barazzutti ha iniziato ad affiancare Simone Tartarini come coach di Lorenzo Musetti.
Leggi anche
- Nicola Pietrangeli: storia di un campione narciso
- Paolo Bertolucci: bio di un campione italiano
- I 5 tennisti più forti di sempre
- Chi ha vinto di più fra le sorelle Williams?
- Tennisti che hanno vinto più Wimbledon
- 5 cose che non sai su Carlos Alcaraz
- E’ morta Lea Pericoli, addio alla signora del tennis italiano