Com’è morta Giulia Cecchettin? I primi rilievi del medico legale forniscono maggiori dettagli su come è stata uccisa la giovane. La ragazza è morta lo scorso 11 novembre 2023, per mano del suo ex fidanzato Filippo Turetta. Il corpo di Giulia è stato ritrovato soltanto questo sabato, 18 novembre, ad una settimana dal delitto. Si trovava abbandonato in un dirupo lungo la strada di Piancavallo, non lontano dal lago di Barcis. Cosa le è successo quella tremenda notte? (Continua dopo le foto)
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Com’è morta Giulia Cecchettin? La ricostruzione del delitto
Secondo quanto ricostruito nell’ordinanza del Gip di Venezia, Filippo avrebbe accoltellato per la prima volta Giulia alle 23.18 di sabato 11 novembre nel parcheggio davanti casa. In seguito, avrebbe portato la ragazza nel parcheggio di Fossò, dove si è consumato il delitto. La ragazza immobilizzata e ferita, avrebbe ricevuto violenti calci e Filippo le avrebbe poi serrato la bocca con lo scotch. A quel punto, Giulia ha tentato la fuga ma è stata fermata dal suo aggressore, che l’avrebbe spinta a terra facendole sbattere la testa contro il marciapiede. Poi l’ha caricata in auto e ha abbandonato il suo corpo vicino al lago di Barcis. (Continua dopo le foto)
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I rilievi del medico legale
Secondo i primi report forniti dal medico legale, Giulia sarebbe stata colpita a morte da 26 coltellate. Il suo assassino avrebbe usato un coltello da cucina lungo 12 centimetri. “Era prona e rannicchiata, nascosta in un anfratto roccioso, dieci metri sotto la strada”, ha spiegato il medico legale a proposito del ritrovamento del corpo. Giulia aveva ferite “al volto, al collo, alle braccia, alle gambe riconducibili all’azione di una o più armi bianche. Dinamica omicidiaria volontaria perpetrata mediante plurimi colpi di arma bianca con tentativo di difesa da parte della vittima e successivo occultamento di cadavere”, ha detto l’esperto al Corriere, che ha spiegato che la causa della morte è il dissanguamento. (Continua dopo le foto)
Cosa dovrà affrontare ora Filippo
Filippo potrebbe essere estradato già nei prossimi giorni. Dopodiché dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Secondo l’avvocato del ragazzo, in futuro potrebbe essere richiesta per il suo assistito una perizia psichiatrica. In molti sperano che questo non accada perché dimostrare che non fosse in grado di intendere e di volere sarebbe un’attenuante per la sua situazione. Intanto il governatore del veneto, Luca Zaia, ha commentato l’atroce vicenda. “Il dolore e lo sgomento coinvolgono, in queste giornate, l’intera comunità veneta: ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull’oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile”.