Da idolo a bersaglio. Ciro Immobile attaccante della Lazio ha toccato il suo punto più basso in seguito alle dimissioni di Sarri. Prima gli insulti social, poi l’aggressione in strada sotto gli occhi della moglie e del figlio di 4 anni.
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Ciro immobile nel dramma dopo le dimissioni di Sarri
Molti gli stanno esprimendo solidarietà, affetto e vicinanza dopo lo sfogo social scritto dopo le dimissioni di Sarri, ma la situazione ambientale per Ciro Immobile resta complicata. Il bomber è stato vittima di numerosi attacchi social tanto che, attraverso il suo profilo Instagram, ha dovuto chiarire la sua posizione in merito a Sarri: “Con tutti i miei compagni siamo stati da lui per farlo recedere dal suo intento di rassegnare le dimissioni. Nei confronti del sottoscritto e di altri componenti della squadra è in atto una campagna denigratoria. Mi dispiace essere tirato in ballo, ma non accetto di essere strumentalizzato per secondi fini”(continua dopo la foto)
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Ciro Immobile, aggredito davanti la moglie e i figli
Il capitano della Lazio, come riporta Repubblica, avrebbe subito pesanti aggressioni verbali in questi giorni dapprima sui social è poi anche mercoledì mentre era in auto con il figlio Mattia, nel quartiere Fleming. Un uomo che lo ha riconosciuto è sceso dall’auto e lo ha insultato, nonostante la presenza del piccolo. Stessa cosa è accaduta ieri alla moglie Jessica. Un brutto episodio che testimonia il momento difficile e il clima infuocato nell’ambiente biancoceleste, arrivato in seguito alle dimissioni di Maurizio Sarri dopo la sconfitta in casa contro l’Udinese.La società ha imposto un ritiro punitivo a Formello mal digerito dai calciatori, quindi l’addio di Sarri arrivato come un fulmine a ciel sereno e le accuse di tradimento a Immobile, miglior marcatore di tutti tempi della Lazio con i suoi 206 gol, perché il suo agente è il figlio di Moggi, che aveva avuto un litigio furioso proprio col tecnico di Figline Valdarno.
Nella ultime settimane Ciro è diventato il bersaglio e capro espiatorio di quella schiera di contestatori che lo ritengono colpevole di non segnare più, di aver perso lo smalto e il fiuto del bomber (l’errore a Monaco di Baviera contro il Bayern è una delle obiezioni più forti nei suoi confronti), di aver brigato all’interno dello spogliatoio e remato contro il tecnico.