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Ciclismo, Pogacar si avventa sul Mondiale: “Sarà tutta un’altra storia”

Tadej Pogacar respira l’aria del grande appuntamento a Kigali e non nasconde la sua determinazione in un’intervista per la Gazzetta dello Sport. A pochi giorni dalla prova su strada, il campione del mondo in carica ha parlato della sua voglia di rivincita dopo la cronometro persa contro Evenepoel. Per lo sloveno si tratta di un’occasione storica, in un Mondiale unico nel continente africano. La concentrazione è massima, il morale alto: “Sono pronto“.

Pogacar arriva in Ruanda dopo la prova a cronometro che ha visto Remco Evenepoel addirittura doppiarlo. “Sulla bici da crono non ho trovato le sensazioni giuste“, spiega, “ma passando a quella da strada è cambiato tutto“. Il campione del mondo sottolinea l’importanza dell’evento: “È dal 2019 che partecipo al Mondiale ma questo è storico, qualcosa di mai visto prima. Lo sento dentro di me”. Con la Slovenia che potrà contare anche su Roglic e Mohoric, le aspettative sono altissime.

Lo sloveno è in Ruanda da oltre una settimana per acclimatarsi. “Ogni giorno mi sento più a mio agio, ho fatto uno dei migliori allenamenti dell’anno. Le strade sono buone e l’atmosfera incredibile”. Sul percorso, Pogacar evidenzia il Mont Kigali come salita più adatta alle proprie caratteristiche, anche se è lontano dal traguardo: “Il nostro ct dice che la parte finale sarà decisiva perché tutti saranno molto stanchi”.

“Corro sempre da favorito e gli sbagli possono capitare, ma a volte bisogna rischiare“, ammette Pogacar, consapevole di essere uno dei protagonisti più attesi della corsa iridata. Su Evenepoel non nascone la sua ammirazione, ma lancia il guanto di sfida: “Nella crono volava… ma domenica può andare diversamente”.

Lo sloveno cita anche altri rivali come Pidcock, Del Toro e Vine, ma preferisce concentrarsi su se stesso. E sulla “doppia anima” che gli viene attribuita – calmo fuori, feroce in corsa – replica: “È così per molti corridori, nella vita di tutti i giorni sono un ragazzo normale”.

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