x

x

Vai al contenuto

“Ci hanno accerchiati”. Flotilla, è altissima tensione: cosa sta succedendo

Nella notte densa di tensione, sul Mediterraneo orientale si gioca una partita fatta di coraggio, simboli e paura. La Global Sumud Flotilla, una missione internazionale di attivisti e volontari diretta verso la Striscia di Gaza, continua la sua navigazione nonostante le navi militari israeliane e i droni che ne sorvolano il percorso. Intorno a loro, il mare è silenzioso, ma ogni movimento viene osservato e registrato. Nel frattempo, a migliaia di chilometri di distanza, da Roma ad altre città italiane, centinaia di persone hanno acceso candele in una veglia notturna di solidarietà. Sullo sfondo, però, si allunga lo spettro di un confronto militare.

Global Sumud Flotilla verso Gaza

Secondo quanto riportato da The Social Post, nelle ultime ore la situazione si è fatta sempre più tesa. Imbarcazioni sconosciute hanno sfiorato le navi della Flotilla, mentre i droni hanno intensificato la loro attività. La parlamentare europea Benedetta Scuderi ha parlato di “movimenti dell’esercito israeliano”, lasciando intendere che l’attesa di un possibile intervento sia ormai questione di ore.

La fregata Alpino della Marina militare italiana, già presente in zona, ha chiarito con un comunicato che non oltrepasserà le 150 miglia nautiche da Gaza, limitandosi a monitorare ed eventualmente intervenire in caso di emergenza. Una scelta che testimonia la delicatezza della situazione e la volontà di non farsi trascinare dentro una crisi internazionale che si consuma a pochi chilometri dalla costa.

Flotilla avvicinata nella ‘zona rossa’: il primo contatto

È stato un vero e proprio brivido quello che ha attraversato l’equipaggio della Global Sumud Flotilla nella notte. Come racconta ancora The Social Post, dopo l’ingresso nella “zona ad alto rischio”, le navi israeliane hanno “circondato la barca di testa della flotta per circa sei minuti”, disattivandone temporaneamente i sistemi di comunicazione.

“Abbiamo avuto una notte insonne, abbiamo avuto una visita dall’Iof (Forze di occupazione israeliane) – racconta un attivista tedesco in un video diffuso su X – sono venuti con una grande nave militare e altri motoscafi più piccoli, sono venuti molto vicini alle nostre imbarcazioni e a tratti hanno paralizzato i nostri sistemi di comunicazione e poi se ne sono andati. Ora è spuntato il sole e ci dirigiamo a Gaza!”.

L’episodio ha rafforzato la convinzione che le prossime ore potrebbero essere cruciali: l’ingresso nelle 120 miglia nautiche dalla costa, come ricorda anche SkyTg24, segna il confine oltre il quale le precedenti flottiglie furono intercettate o attaccate.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Argomenti