x

x

Vai al contenuto

Chi è Sara Curtis che ha battuto il record di Federica Pellegrini

Sara Curtis

Sara Curtis è la nuova stella del nuoto italiano. Ha già riscritto la storia del nuoto italiano battendo un record che sembrava intoccabile: quello detenuto da Federica Pellegrini dal 2016. Un’impresa che ha sorpreso e al tempo stesso entusiasmato il mondo dello sport, segnando l’ascesa definitiva di una nuova protagonista della vasca. Nata a Savigliano, in provincia di Cuneo, da padre italiano e madre nigeriana, entrambi ex atleti, Curtis ha sempre respirato lo sport fin da bambina. Dopo anni di successi giovanili, culminati con sei ori agli Europei Juniores, è ora pronta a dominare anche a livello internazionale. Il record le ha garantito la qualificazione ai Mondiali di Singapore e l’ha proiettata in cima al ranking mondiale stagionale. In questo articolo scopriamo chi è davvero Sara Curtis: la sua storia, le sue radici, i suoi traguardi e ciò che la rende una delle stelle più luminose del nuoto azzurro. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Le origini

Sara Curtis è nata a Savigliano, in provincia di Cuneo, il 19 agosto 2006. Ha ereditato uno straordinario patrimonio genetico: il padre Vincenzo è un ex ciclista dilettante piemontese, mentre la madre Helen, originaria della Nigeria, ha praticato atletica leggera. Una combinazione che ha regalato a Sara un fisico statuario – 178 cm per 61 kg – e una naturale predisposizione all’attività sportiva. Sin da piccolissima, l’acqua è stata il suo elemento naturale: già a due anni sembrava completamente a suo agio in piscina, e a sei partecipava alle prime gare agonistiche. Da quel momento non si è più fermata, inanellando successi su successi. Oggi è una nuotatrice completa, capace di eccellere in più stili, dal dorso allo stile libero, con un’esplosività e una tecnica che la rendono dominante anche nelle staffette.

Colpisce la consapevolezza e l’orgoglio con cui porta avanti le sue radici. Sara si definisce profondamente italiana, ma sente anche un forte legame con la cultura nigeriana, che sogna di scoprire con un viaggio nella terra d’origine della madre. La sua figura rappresenta al meglio una nuova generazione di atleti italiani: cosmopoliti, aperti, e capaci di unire mondi e identità diverse attraverso lo sport. Curtis non è soltanto una campionessa in vasca, ma un simbolo di un’Italia che cambia e si arricchisce.

Il record

A soli 18 anni, Sara Curtis ha già scolpito il proprio nome nella storia del nuoto italiano. La giovane piemontese, tesserata per Esercito e CS Roero e allenata da Thomas Maggiora, ha costruito un percorso straordinario, iniziato con una pioggia di medaglie a livello giovanilecinque mondiali e ben quindici europee, di cui dieci d’oro – che ne hanno subito evidenziato il potenziale. Dopo il debutto tra i senior nel 2023 agli Europei in vasca corta di Otopeni, dove ha conquistato due argenti in staffetta, Curtis ha vissuto un 2024 da protagonista assoluta.

Ai Campionati Italiani Primaverili di Riccione ha firmato il nuovo record italiano nei 50 stile libero con un crono di 24″56, strappando il pass per le Olimpiadi di Parigi. Un mese dopo, ancora a Riccione, ha registrato un altro primato nei 50 dorso in vasca corta: 26″08, tempo che vale anche il record mondiale juniores. La stagione si è chiusa in crescendo con il titolo mondiale nella 4×50 stile libero mista a Budapest e il record italiano nei 50 stile in vasca corta (23″77) ai Campionati Invernali.

Il 2025 si è aperto con un’impresa che risuona nella storia del nuoto azzurro: ai primaverili di Riccione, Curtis ha trionfato nei 100 stile libero in 53″01, battendo il leggendario record di Federica Pellegrini (53″18) che resisteva dal 2016. Una prestazione da manuale, costruita su un passaggio da sprinter purissima (25″16) e un ritorno potente (27″85), che le ha garantito il miglior crono mondiale stagionale e il biglietto per i Mondiali di Singapore. A colpire, oltre al tempo, è la maturità con cui affronta gare e obiettivi: “Ho combinato cuore, testa e braccia. Sono contentissima“, ha dichiarato a caldo. Finalista olimpica a Parigi nei 50 e nella staffetta veloce, Sara Curtis si conferma oggi come la nuova regina dello sprint italiano.

Il feeling con gli USA

Sara Curtis oggi è pronta a spiccare il volo verso una nuova avventura oltre oceano. Dopo aver illuminato gli Assoluti di Riccione con due record italiani nei 50 e 100 stile libero, la giovane nuotatrice di Savigliano ha preso una decisione che segna una svolta tanto sportiva quanto personale: studierà e si allenerà negli Stati Uniti, più precisamente alla University of Virginia. Accettando una prestigiosa borsa di studio, Sara unirà studio e sport in un contesto d’eccellenza, scegliendo di laurearsi in psicologia senza però abbandonare il nuoto di alto livello. A Charlottesville, troverà un ambiente competitivo e stimolante: la squadra femminile di nuoto dell’ateneo è tra le più forti d’America e conta atlete del calibro di Gretchen Walsh, vera e propria leggenda della vasca con medaglie olimpiche e record mondiali.

Anche Los Angeles – per Sara – non è più solo il sogno olimpico: è un orizzonte culturale, artistico e personale. Appassionata di rap americano – Kendrick Lamar e Sza in cima alla sua playlist – scrive testi in rima nel tempo libero e coltiva una passione profonda per la lettura, dai gialli alla poesia. Nonostante gli impegni serrati, tra libri e allenamenti, ha trovato una routine tutta sua: sveglia alle 6:45, due zaini sempre pronti – uno per la scuola, uno per la piscina – e un equilibrio che unisce disciplina e creatività. Anche il suo stile personale riflette questa fusione tra sportività e spirito urban: abiti larghi, smalto abbinato e una collezione di calze spaiate che rappresentano la sua voglia di distinguersi, anche fuori dalla vasca.

Leggi anche

Argomenti