Il caso che ha scosso l’opinione pubblica italiana e ha e sta generando una profonda indignazione riguarda Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato. Questo è accusato di stupro da parte di una giovane ragazza. La vicenda è diventata caso mediatico in poche ore. Oggi arrivano le parole del padre della vittima, rilasciate in un’intervista a La Verità. Gia è stato detto molto sulla vicenda ma questa intervista è sicuramente un punto di vista importante. Intanto le indagini in corso stanno cercando di far luce su quanto accaduto.
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Caso Leonardo figlio di La Russa: il caso
Il coinvolgimento di Leonardo Apache La Russa, figlio di Ignazio La Russa presidente del Senato, in un’accusa di stupro ha scosso l’opinione pubblica. La giovane ragazza ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di La Russa, e ora il caso è al centro delle indagini condotte dalla procuratrice Rosaria Stagnaro e l’aggiunta Letizia Mannella. Il padre della vittima ha rilasciato un’intervista a La Verità, in cui esprime il desiderio di ottenere risposte sulla vicenda che ha coinvolto sua figlia. Infatti dichiara: “Io posso dire che voglio tanto bene alla mia bambina, che sono dispiaciuto per quanto le è accaduto. Non sono un bacchettone, mia figlia non è una verginella e se fa sesso con qualcuno, fa parte della sua vita. Il problema non è quello. Il problema è se una ragazza lo fa e non sa di averlo fatto perché ha preso una sostanza di quelle che vengono definite generalmente “droghe del sesso”, credo che bisognerà cercare di capire quello. Il resto sono solo un sacco di chiacchiere. Commenti che si leggono su Facebook e altri social network”. Tuttavia, il padre ritiene che sia estremamente difficile provare l’assunzione della droga dello stupro. La ragazza ha vissuto un’esperienza terribile, segnata dal fatto di non sapere cosa sia successo durante quelle ore di vuoto. “Oggi i ragazzini non fanno delle gran vite, diciamocelo, e nel locale in cui si trovavano erano tutti drogati. È inutile che quello là (il riferimento è al presidente del Senato Ignazio La Russa, ndr) dica “mio figlio, invece, no”. E questa non è una colpa, è un fatto”.
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Il padre dice “no” al risarcimento da parte della famiglia La Russa
Infine il padre esclude categoricamente la possibilità di accettare un risarcimento per chiudere la vicenda, puntando piuttosto sulla ricerca di giustizia e verità. “Ritengo che non sia possibile chiuderla lì e che non si ponga la questione di accettare o meno l’eventuale offerta di una famiglia che ha disponibilità e che, probabilmente, sarebbe ben contenta di chiudere la partita al volo e non parlarne più. Penso che non sia proprio possibile e comunque nessuno si è fatto vivo”.
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Le indagini
Le indagini sul caso di Leonardo La Russa stanno procedendo, e gli investigatori stanno concentrando i propri sforzi sulla ricerca di testimoni e prove che possano confermare le accuse mosse dalla ragazza. Al momento, gli esami dei filmati delle telecamere di sorveglianza nelle vicinanze del luogo in cui si sarebbero incontrati i due non hanno fornito immagini utili per ricostruire l’accaduto. Tuttavia, le autorità stanno valutando la possibilità di sequestrare il cellulare di Leonardo La Russa per ulteriori verifiche. Inoltre, viene presa in considerazione anche la posizione del dj amico di Apache, che secondo la denuncia della vittima avrebbe abusato della giovane durante quella stessa notte. Al momento, il dj non risulta iscritto nel registro degli indagati, ma la sua posizione è oggetto di valutazione da parte degli inquirenti.