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Kata scomparsa, cosa è emerso dai video delle telecamere di sorveglianza

Caso Kata Firenze

Caso Kata Firenze, cos’è emerso dalle telecamere di sorveglianza. Diversi sono i bambini scomparsi in Italia nel corso degli anni di cui si sono completamente perse le tracce. Tra i casi di cronaca più famosi si ricordano quello di Denise Pipitone e Angela Celentano. Dal 10 Giugno 2023 a questa lunga lista si è aggiunto un nuovo caso di scomparsa, ovvero quello della piccola Kata sparita nel nulla mentre si trovava nel cortile di casa sua, ovvero l’ex hotel Astor a Firenze. Continuano le ricerche della piccola Kataleya, scomparsa ormai da quasi un mese. In queste ore, sono state analizzate le varie telecamere della zona e un filmato nello specifico ha catturato l’attenzione degli inquirenti. (Continua a leggere dopo la foto)

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Caso Kata Firenze, cos’è emerso dalle telecamere di sorveglianza

Un filmato registrato da una telecamera di un’azienda vicino al cortile dell’ex hotel Astor è stato sequestrato dai Carabinieri. Come riportato da Open, l’occhio elettronico possiede un sensore di movimento che si attiva solo se passa qualcuno. La ditta appartiene a due fratelli italiani, naturalmente non indagati. Le immagini che ha catturato risalgono alle 15,14 fino alle 16,45 di quel sabato 10 giugno in cui la bambina di 5 anni è sparita. L’apparecchio ha registrato un tonfo, come di qualcosa che cada dall’alto. Poi mentre si vede parte anteriore del mezzo di colore bianco, un cancello si apre e un motorino nero affianca il furgone. Alla guida c’è un uomo. Dai rumori si capisce che apre il portellone e carica qualcosa al suo interno. Lo chiude, accende il motore e va via verso via Monteverdi. Poco dopo però c’è un dettaglio che ha letteralmente catturato l’attenzione delle Forze dell’Ordine. (Continua a leggere dopo la foto)

La voce di una bambina?

Come riportato dall’edizione fiorentina di Repubblica e ripreso da Open, nel filmato dopo un silenzio di 40 minuti si sente la voce di un bambino o di una bambina. Che dice la parola “ciao” oppure “papà”. Una voce adulta, indecifrabile, risponde. Il tutto accade alle 16,14. Tre minuti dopo, si capisce dal suono, il cancello si richiude. Il furgone riappare nel filmato alle 16,44. Si sente l’apertura di uno sportello. Dal mezzo scende una persona in maglietta nera e pantaloncini corti. Getta un fazzoletto, prende delle chiavi dal suo marsupio ed entra nella porta metallica. Esce subito. Si sente aprire di nuovo il portellone. Sale sul motorino. Il cancello si chiude. I Carabinieri hanno effettuato accertamenti anche con il luminol. E sono entrati nella ditta della telecamera. Il quotidiano spiega che le venti telecamere che si trovano in zona sono state tutte analizzate.

Intanto per otto ore i genitori di Kata, Miguel Angel e Kathrina, ieri sono stati nuovamente ascoltati, su loro stessa richiesta, al comando dei carabinieri di Borgo Ognissanti dagli investigatori. L’avvocato Filippo Zanasi ha dichiarato: “Hanno ampliato il contenuto di quanto dichiarato negli incontri precedenti con gli inquirenti e gli investigatori”. I genitori, attraverso i legali, hanno rilanciato il loro appello affinché chi sa parli.