
Il Brasile di Carlo Ancelotti convince e a fa sognare i tifosi. Dopo appena tre partite sulla panchina verdeoro, il ct italiano ha già costruito una squadra solida, organizzata e spettacolare, capace di abbinare equilibrio difensivo e talento offensivo. Due vittorie e un pareggio, quattro gol segnati e nessuno subìto: i numeri parlano chiaro e raccontano di una Seleção già plasmata dal suo nuovo allenatore.
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— Corriere dello Sport (@CorSport) September 5, 2025
Al debutto assoluto al Maracanã, davanti a 57.326 spettatori, il Brasile ha superato con autorità il Cile, già eliminato e mai davvero in partita, imponendosi 3-0 grazie ai gol di Estêvão, Paquetá e Bruno Guimarães. Una prova che conferma le ambizioni e la solidità di un gruppo in crescita.
Il match si è sbloccato al 37’, dopo una serie di tentativi respinti dal portiere cileno Vigouroux. Raphinha ha impegnato l’estremo difensore, ma sulla respinta è stato Estêvão, gioiello del Chelsea, a trovare la rete con una splendida rovesciata a due passi dalla porta. Per il giovane talento, già ribattezzato “nuovo Neymar”, è stata la prima marcatura con la Seleção, salutata dal boato del pubblico carioca.
Prima dell’intervallo, il Brasile ha sfiorato più volte il raddoppio, mentre il Cile si è visto ridurre le proprie velleità offensive da un atteggiamento troppo difensivo, nonostante Maripán sia stato graziato dall’arbitro Herrera, che ha trasformato un rosso in giallo dopo il consulto al Var. (continua dopo la foto)

Nella ripresa Ancelotti ha indovinato tutti i cambi. Al 26’, appena entrato al posto di Martinelli, Lucas Paquetá ha segnato di testa sugli sviluppi di un cross perfetto di Luiz Henrique, regalando il 2-0 e tornando al gol in nazionale dopo essere stato scagionato dalle accuse di combine legate a uno scandalo per scommesse.
Lo stesso Luiz Henrique, protagonista assoluto del secondo tempo, ha colpito la traversa pochi minuti più tardi, servendo involontariamente a Bruno Guimarães il pallone del 3-0. L’ex Lione ha chiuso i conti ribadendo in rete da due passi, confermando l’efficacia e la profondità della rosa a disposizione del ct italiano.
Ancelotti convince tutti: Brasile dominante
A fine gara, Ancelotti ha sottolineato la compattezza della squadra: “Quando si difende bene significa che tutta la squadra difende bene fin dalle linee più alte. Se non subiamo gol abbiamo buone possibilità di vincere”. Il tecnico ha poi elogiato i subentrati: “Paquetá, Luiz Henrique e Kaio Jorge si sono inseriti molto bene. Luiz Henrique ha cambiato la gara”.
Guardando al futuro, il ct non ha nascosto la difficoltà delle prossime scelte: “Il Brasile ha una settantina di giocatori all’altezza della nazionale. Sarà complicato sceglierne ventisei per il Mondiale”.
Con questa vittoria il Brasile resta secondo nel girone sudamericano, a dieci punti dall’Argentina capolista. Martedì la Seleção sarà di scena a El Alto contro la Bolivia, ancora in lotta per un posto agli spareggi intercontinentali. Un altro banco di prova, ma con la certezza che il nuovo Brasile di Ancelotti ha già trovato una propria identità e, soprattutto, la strada verso il Mondiale 2026.
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