L’assenza di tracce di sangue
Un aspetto inquietante emerge dalle indagini: non sono state trovate tracce di sangue sul pitbull Tyson, nonostante l’animale sia il principale sospettato. Al contrario, è stato riscontrato sangue su un altro cane, una meticcia regolarmente registrata, ma si è trattato di un «imbrattamento» accidentale, secondo le prime analisi. I campioni delle feci dei due cani sono stati inviati a laboratori specializzati per verificare la presenza di tracce biologiche della bambina. Questo scenario aggiunge un ulteriore strato di incertezza alla vicenda.
La versione di Vincenzo Loffredo sembra essere in continua evoluzione, e alcune dichiarazioni sembrano non coincidere con quelle fatte inizialmente. In un primo momento, il padre aveva raccontato ai sanitari della clinica di emergenza che la bambina era stata aggredita da un cane randagio, per poi correggere la sua versione, dichiarando che era stato il pitbull Tyson. Inoltre, si è saputo che Loffredo sarebbe risultato positivo a un test antidroga per l’hashish, anche se i risultati definitivi non sono ancora arrivati. La mancanza di chiarezza e le discrepanze nella ricostruzione degli eventi alimentano ulteriori dubbi sulle sue dichiarazioni. (continua dopo la foto)

Le parole dei nonni
Le dichiarazioni dei nonni materni di Giulia, Carmine e Ventura Castaldo, aggiungono una dimensione emotiva e dolorosa alla vicenda. Carmine, in particolare, ha rivelato che aveva più volte messo in guardia il genero, Vincenzo, sulla pericolosità del pitbull Tyson. “Ho sempre detto a mio genero che quel cane doveva andare via dalla casa, ma non mi ha mai ascoltato“, ha affermato con rammarico. Secondo i nonni, la ricostruzione che concorda con quella del padre sarebbe quella che vede Tyson agire in silenzio, afferrando Giulia e trascinandola a terra. Le loro parole sono dure e senza mezzi termini: “Giulia è stata uccisa dal morso letale del pitbull“, affermano, confermando la tragica versione dei fatti.
Nonostante il dolore la comunità di Acerra si prepara a dare l’ultimo saluto alla piccola Giulia. I funerali sono fissati per giovedì 20 febbraio, nel Duomo di Acerra, dove la madre, Angela, ha richiesto che la cerimonia si svolga in forma privata per proteggere la famiglia dall’invadenza mediatica.
Leggi anche: Marika muore a 36 anni lasciando soli due figli: il sintomo era insospettabile
Leggi anche: Mangia salume e si sente male, poi la tragedia: cosa l’ha uccisa
Leggi anche: Papa Francesco, il nuovo aggiornamento dall’ospedale fa ben sperare