
Matteo Berrettini era entrato sulla terra di Madrid con lo sguardo di chi sa di avere qualcosa di importante da mostrare. A se stesso e al pubblico. Davanti a lui c’era Jack Draper, inglese giovane e rampante, numero 5 del tabellone, favorito dai pronostici. Ma nei primi game Matteo aveva dimostrato di potersela giocare alla pari, anzi, era volato avanti di un break.
Matteo #Berrettini si è ritirato al termine del primo set del match contro Jack Draper. L'azzurro dopo aver perso al tie-break il parziale si è avvicinato al suo avversario e lo ha un po' spiazzato comunicandogli la sua volontà di abbandonare il torneo di Madrid. Il motivo della… pic.twitter.com/mIZn4FnlsW
— Marco Beltrami (@MarcoBeltrami79) April 29, 2025
Il tennista romano si era preso la scena: colpi profondi, ritmo alto, un break fulmineo che aveva fatto credere a tutti che potesse essere il segnale di un ulteriore salto di qualità dopo quelli degli ultimi mesi. Una partenza brillante, intensa, fatta di coraggio e lucidità. Tanto che anche il Centrale di Madrid applaudiva ammirato.
Poi, come in una sinfonia interrotta, è arrivata la solita stonatura. All’inizio un piccolo segnale, quasi impercettibile, che Matteo però ha imparato a riconoscere: un gesto a toccarsi la schiena, che già gli aveva dato fastidio nel match contro Giron. Da lì Matteo ha cambiato forzatamente marcia, ha dovuto rallentare.
Il servizio ha iniziato a perdere potenza, il dritto a farsi più corto, e Draper, che è un campione, non ha lasciato scampo e si è ripreso il break. Berrettini ha lottato, eccome. Ha annullato quattro set point e nonostante la menomazione ha trascinato l’inglese fino al tie-break.
Lì, limitato nei movimenti e con l’evidente paura di infortunarsi seriamente, ha ceduto di colpo: il gioco decisivo è finito 7-2 per Draper, senza storia. A quel punto, per preservare il fisico e darsi una possibilità per Roma, è arrivata la resa: Matteo ha deciso di fermarsi, di non rischiare oltre. E per come aveva iniziato è stato davvero un peccato.
A questo punto il lavoro di Matteo e del suo staff dovrà essere improntato al recupero per quello che è l’obiettivo dichiarato: essere in campo agli Internazionali d’Italia, il torneo di casa, davanti al pubblico amico. Sperando che il problema alla schiena non si riveli più serio del previsto.
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