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Alessandro Michieletto: il volto nuovo del volley italiano

Alessandro Michieletto è un simbolo del volley italiano. Classe 2001, nato a Desenzano del Garda ma cresciuto pallavolisticamente a Trento, ha rapidamente scalato le gerarchie diventando un punto fermo della Nazionale maggiore. Con i suoi 2 metri e 11 di altezza e un’eleganza tecnica fuori dal comune, Michieletto ha conquistato tifosi, compagni e avversari, imponendosi come uno degli schiacciatori più completi e moderni del panorama internazionale. Figlio d’arte – il padre, Riccardo, è stato giocatore e allenatore – Alessandro ha respirato pallavolo fin da piccolo. Ma il suo talento non si è limitato all’eredità familiare: determinazione, intelligenza tattica e personalità lo hanno portato in breve tempo sotto i riflettori. Andiamo ad analizzare meglio la sua carriera, i momenti chiave che ne hanno segnato l’ascesa, e le statistiche che lo confermano come una delle punte di diamante del nuovo corso azzurro. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

(Photo by Foto Olimpik/NurPhoto via Getty Images)

Le origini

Quella di Alessandro Michieletto è una storia che affonda le radici in una passione di famiglia, coltivata con dedizione da tre generazioni. Nato a Desenzano del Garda il 5 dicembre 2001, Alessandro è il frutto di un’eredità sportiva che parte dal nonno Flavio, passa per il padre Riccardo e arriva fino a lui, senza mai perdere la rotta tracciata dalla pallavolo. Negli anni ’50, il nonno sfidava i tempi in cui il mancinismo era visto come un difetto, resistendo a una scuola che voleva piegare la sua natura. Fortunatamente, la genetica ha avuto la meglio, e oggi il mancino è quasi un marchio di fabbrica dei Michieletto.

Papà Riccardo, compagno di squadra del grande Andrea Giani ai tempi della gloriosa Maxicono Parma, ha vinto scudetti e coppe, prima di appendere le ginocchiere al chiodo e iniziare una nuova carriera da team manager alla Trentino Volley. È proprio lì che Alessandro ha mosso i suoi primi passi, entrando nelle giovanili del club e crescendo sotto l’ombra ispiratrice di Osmany Juantorena, vera leggenda del volley mondiale. Ma lo sport, in casa Michieletto, non è mai stato solo questione maschile: mamma Eleonora ha un passato da cestista, mentre le sorelle maggiori, Francesca e Annalisa, militano nel volley e il fratellino Andrea sogna un futuro nel calcio con le giovanili dell’Atalanta. Una famiglia dove lo sport è cultura, valore e quotidianità, e dove Alessandro rappresenta l’apice di un cammino iniziato decenni fa tra le palestre di provincia.

La carriera

Nato e cresciuto nel vivaio della Trentino Volley, Michieletto ha iniziato la sua carriera nel 2015 come libero in Serie D, per poi proseguire un rapido e costante percorso di crescita. Dopo aver militato nelle categorie minori – Serie C e Serie B – tra il 2016 e il 2019, ha attirato l’attenzione dello staff tecnico della prima squadra grazie a prestazioni sempre più convincenti. La sua prima chiamata ufficiale arriva nella stagione 2018-19, quando esordisce in Coppa CEV contro l’Amriswil. Nel 2019-20 partecipa al campionato di Serie A3 con la seconda squadra e nello stesso anno debutta anche in Superlega con la formazione principale, nella sfida contro Porto Robur Costa.

Dall’annata 2020-21 entra stabilmente nel roster della Superlega, affermandosi come una delle colonne portanti della squadra. I suoi progressi culminano in una serie di successi prestigiosi: la vittoria della Supercoppa Italiana nel 2021, lo Scudetto nella stagione 2022-23 e, soprattutto, il trionfo in Champions League nel 2023-24, competizione in cui viene eletto MVP.

(Photo by Alex Nicodim/NurPhoto via Getty Images)

La Nazionale

Fin dalle prime convocazioni giovanili, il talento di questo atleta ha brillato con forza, delineando una carriera in costante ascesa nel panorama della pallavolo internazionale. Nel 2017 indossa per la prima volta la maglia azzurra con la Nazionale Under-17, dando il via a un percorso costellato di successi. L’anno seguente conquista il bronzo europeo con l’Under-18, mentre nel 2019, con l’Under-19, si impone con due ori: uno al Festival olimpico estivo della gioventù europea e l’altro al Campionato Mondiale.

Il 2020 segna un altro passo importante: con l’Under-20 vince l’argento agli Europei, distinguendosi come miglior giocatore della competizione. Il 2021 lo consacra definitivamente a livello giovanile con l’oro al Mondiale Under-21 e un secondo titolo consecutivo da MVP. Da quel momento entra stabilmente nel gruppo della Nazionale maggiore guidata da Fernando De Giorgi.

Proprio nel 2021 prende parte ai Giochi Olimpici di Tokyo e, nello stesso anno, vince l’Europeo da protagonista, ricevendo anche il premio di miglior schiacciatore. Nel 2022 arriva l’apice mondiale con la conquista dell’oro iridato, mentre nel 2023 conferma il suo valore portando a casa l’argento europeo.

Curiosità

Alessandro Michieletto non è soltanto uno dei talenti più brillanti della pallavolo italiana, ma anche un giovane uomo dalla vita equilibrata, costruita tra sport, affetti e passioni personali. Da anni è legato sentimentalmente a Maddalena Bertoldi, capitana dell’ATA Trento, con la quale condivide non solo l’amore per il volley, ma anche uno stile di vita sano e sportivo. I due appaiono spesso insieme sui social, tra allenamenti condivisi e momenti di quotidianità, a testimonianza di una relazione solida e affiatata.

Diplomato in biotecnologie sanitarie, Michieletto ha una personalità curiosa e internazionale: tra le sue città ideali ha indicato metropoli come New York e luoghi esotici come Honolulu, simboli del suo spirito aperto e dinamico. Non manca però anche il lato più “terreno”: è un grande appassionato di pizza, tanto da indicarla come piatto preferito in un’intervista al sito della Trentino Volley. Tifoso sfegatato dell’Inter, appena può si concede una visita a San Siro e ha anche avuto l’occasione di assistere agli allenamenti della squadra ad Appiano Gentile, un’esperienza che lo ha colpito per l’organizzazione e la struttura del club. Il suo idolo? Javier Zanetti, esempio di dedizione e leadership, proprio come lui cerca di essere in campo.

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