Adriano Pappalardo, uno dei grandi interpreti della canzone italiana, ha segnato la storia della musica grazie al suo incontro con Lucio Battisti. I due non solo sono diventati amici, ma hanno condiviso anche momenti di svago, come il surf. Tuttavia, la carriera di Pappalardo è stata costellata da numerosi incontri significativi. Ma ecco che fine ha fatto il famoso.
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La vita di Adriano Pappalardo
Il nome di Adriano Pappalardo è ormai una leggenda nel mondo dello spettacolo e della musica italiana. Formatosi sotto l’ala protettiva di Lucio Battisti, di cui è diventato grande amico, il cantante ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha ripercorso gli anni d’oro della sua carriera. Tuttavia, Pappalardo ha rivelato di essere ormai distante dal mondo televisivo, che non lo affascina più: “Non mi piace più, ci sono solo pu**anate”. Da diversi anni, infatti, il cantante si è allontanato dal piccolo schermo, che ha subito una trasformazione notevole nel corso del tempo. Durante la sua partecipazione all’Isola dei Famosi, Pappalardo è stato involontariamente coinvolto in una scena trash che è rimasta nella memoria collettiva, insieme ad Antonio Zequila. Riguardo a quel momento, ha dichiarato: “Fu colpa sua, urlò che voleva tagliarmi la gola. E di Mara Venier, che lo lasciò fare per il 25 per cento di share. Io ho avuto il meglio, con Baudo e la Carrà. Faccio solo quello che mi va. Ma ai miei concerti è pieno di ragazzini”.
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La carriera
Ma come è iniziata la carriera di Adriano Pappalardo? Il suo primo incontro con Lucio Battisti avvenne nello studio di registrazione di Claudio Fabi. Mentre Pappalardo suonava il pianoforte e intonava la sua versione di “Yesterday”, l’icona della musica leggera degli anni ’60 spalancò la porta e decise che quell’artista doveva far parte della sua scuderia. Nonostante le resistenze di Mogol, che aveva altre idee sul nome d’arte da adottare, Battisti scelse di lasciare che Pappalardo mantenesse il suo nome: “Pappalardo sembra uno che vende cavalli alle macellerie”. Lucio Battisti credeva che Adriano Pappalardo avrebbe avuto successo o sarebbe stato respinto dal pubblico. La passione per la musica e la consapevolezza di poter cantare si manifestarono in Pappalardo fin da giovane, all’età di 14 anni. Quando disse a suo padre, un elettricista, che voleva diventare cantante, ricevette una risposta scettica: “Mi prenderà in giro tutto il paese”. Nonostante frequentasse un liceo classico con una media del sei, con qualche problema di condotta e un voto di otto in greco, al terzo anno decise di abbandonare gli studi.
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Pappalardo e Battisti
L’amicizia con Lucio Battisti è stata fondamentale per Pappalardo, che lo considerava un mentore e un amico. Durante l’intervista al Corriere della Sera, Pappalardo ha ricordato alcuni momenti trascorsi insieme, dalle lunghe sessioni di registrazione fino alle giornate passate a fare surf. Mentre cantava in studio, Pappalardo sentì improvvisamente una voce che si alzava di tre tonalità più in alto. Si voltò e vide Lucio Battisti, che voleva cancellare quella parte: “Non solo ti regalo il pezzo ma pure il coro? Ma vaff… va”. Alla fine, il coro fu mantenuto e la canzone si piazzò al secondo posto in classifica, dietro a “I giardini di marzo”, un altro successo di Battisti. Pappalardo e Battisti condividevano anche la passione per il surf e spesso si recavano a Bracciano per praticarlo. Nonostante le sue abilità, Battisti era sempre cauto e rimaneva vicino alla riva. Un giorno, però, Pappalardo gli propose di andare ad Anguillara. Inizialmente riluttante, Battisti accettò l’invito e i due trascorsero una giornata felice insieme.
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Oltre all’amicizia con Battisti, Pappalardo ha incontrato altri importanti artisti nel corso della sua carriera. Tra di loro, Antonello Venditti, di cui parla come di uno dei due veri amici nella musica. Durante un incontro a via Cola di Rienzo, Pappalardo si trovava in auto con il dobermann di sua moglie, che si scagliò contro Venditti. Riguardo a Renato Zero, invece, l’amicizia nacque in modo diverso. Durante una presentazione per la stampa, Renato Zero si avvicinò a Pappalardo e gli chiese di fare una foto insieme, dichiarandosi suo ammiratore. Da quel momento, i due divennero amici stretti. Quando nacque il figlio di Pappalardo, Renato Zero propose di fare da padrino al bambino, ma alla fine Pappalardo scelse di battezzarlo da solo, in una cerimonia informale al mare, senza la presenza di un prete