Addio a Gian Paolo Barbieri, tra i fotografi più influenti nel campo della moda
Classificato nel 1968 dalla rivista “Stern” come uno dei quattordici migliori fotografi di moda al mondo, Gian Paolo Barbieri ha vinto il premio Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale. Non ha mai smesso di lavorare, ha continuato fino ad anni recenti ad essere richiesto come fotografo e artista per campagne pubblicitarie e redazionali. E pensare che tutto era cominciato come un gioco: il suo grande amore per il cinema americano lo spinse a sperimentare tecniche di illuminazione nella cantina di casa sua e nello stesso periodo iniziò a fotografare alcune giovani attrici. In gioventù si trasferì a Roma e grazie alle prime fotografie scattate in puro clima ‘Dolce vita’, Barbieri accettò l’offerta di lavorare a Parigi poiché definito talentuoso nella fotografia di moda. Iniziò così la sua carriera come assistente al fotografo di “Harper’s Bazar” Tom Kublin. Poi il ritorno a Milano, dove aprì il suo primo studio fotografico. (continua a leggere dopo le foto)
L’annuncio della morte di Gian Paolo Barbieri dalla sua fondazione
Proprio a Milano Barbieri cominciò a pubblicare servizi fotografici su “Novità”, la rivista che in seguito, nel 1966, sarebbe diventata “Vogue Italia”. Da quel momento iniziò la sua collaborazione con Condè Nast e le uscite su riviste internazionali come “Vogue America”, “Vogue Paris” e “Vogue Germania”. Un successo inarrestabile per il fotografo, che diventa in poco tempo un punto di riferimento per stilisti, modelle e personaggi del mondo dello spettacolo. Nel 2016 è nata una Fondazione che porta il suo nome che ne custodisce l’eredità, oltre a promuovere ed assistere i nuovi talenti del mondo della moda. Sull’account Instagram ufficiale si legge: “La Fondazione Gian Paolo Barbieri annuncia con profondo dolore la scomparsa del grande maestro della fotografia. Barbieri, classe 1935, lascia un’eredità artistica senza pari, che ha segnato la storia della moda e della fotografia internazionale. Con la sua scomparsa, perdiamo non solo un maestro, ma anche un uomo che ha dedicato la vita alla bellezza, alla creatività e alla ricerca della perfezione artistica. La fondazione continuerà a portare avanti la sua missione, onorando la memoria e il lavoro di un artista che ha saputo rendere eterno ciò che fotografava. Addio Gian Paolo. La tua arte continuerà a ispirare il mondo”.
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