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A piedi nel Far West, il viaggio di Lorenzo Barbiè sul Pacific Crest Trail

Quando si parla di Stati Uniti e viaggi On the Road l’associazione immediata che tutti facciamo è inevitabilmente quella del più classico dei Coast to Coast americano… Sulla Route 66 e oltre! E pensando a italiani coraggiosi, l’esempio di Omar Di Felice è talmente recente che sembra quasi incredibile che un altro coraggioso conterraneo possa aver compiuto una impresa tanto epocale. Eppure è quanto ha fatto il settantenne torinese Lorenzo Barbiè, che racconta il suo viaggio nel libro appena pubblicato da Fusta: Pacific Crest Trail. A piedi sulle montagne del Far West.

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La Pacific crest trail

4287 Km a piedi, dalla strada sterrata del villaggio di Campo al confine con il Messico, fino al Manning Park nei pressi di Vancouver, sul confine opposto, con il Canada. 2627 miglia percorse in quattro mesi e 21 giorni di marcia, attraverso montagne e deserti di California, Oregon e Washington. Questo è quello che descrive l’istruttore di alpinismo e scialpinista nel suo libro, dopo aver raccontato l’avventura sulle pagine de La Stampa, e nel blog che porta il suo trailname: WalkerWolf.

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Insieme all’Appalachian Trail (a Est) e al Continental Divide Trail (nelle Rocky Mountains) il Pacific Crest National Scenic Trail è uno dei tre grandi percorsi che attraversano gli States. Attraversa gli stati dell’Ovest, correndo parallelo alla costa pacifica degli Usa, dai deserti di Anza Borrego e Mojave alle catene montuose della Sierra Nevada, le Cascade, le Klamath Mountains, le San Gabriel, San Jacinto e le San Bernardino Mountains (tra le varie).

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Il record di Lorenzo Barbiè

Insomma, ben 7 Parchi Nazionali, 41 aree di Wilderness e di Foreste Nazionali che danno la misura dell’impresa compiuta dall’autore. Il primo italiano a realizzarla integralmente, tra il 2 maggio e il 23 settembre 2008. Forse uno dei pochi che avrebbe potuto farlo, visto il curriculum in suo possesso.

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Istruttore e guida di livello internazionale, all’attività escursionistica e al trekking ha sempre alternato viaggi in solitaria. Più o meno ovunque, dall’America Latina all’Himalaya e al Medio Oriente, dall’Islanda al Sahara. Per non parlare del periplo del San Lorenzo in Patagonia, della traversata in sci dell’isola di Creta e delle montagne dell’Armenia, della salita del Monte Athos, dei 500 chilometri del Colorado Trail (nel 2012), del tour delle montagne di Kossovo, Montenegro ed Albania (nel 2014) e dei 780 Km dell’Alta Via dei Monti Liguri e della Grande Escursione Appenninica (nel 2017).

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Con lui, A piedi nel Far West

Oggi, il suo libro, ci restituisce una piccola parte di quell’esplorazione. O, come dice lui stesso nella quarta di copertina: “Più che il racconto di una grande avventura l’affascinante diario di un’esperienza davvero unica, nei luoghi leggendari del selvaggio West americano: i grandi desideri del sud della California, foreste quasi senza fine, laghi, torrenti, fiumi impetuosi e grandi ghiacciai più a nord, con una notevole varietà di climi, vegetazione e fauna”.

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