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McLaren, dominio impressionante: non solo la macchina, ma anche un pilota che fa la differenza

È la seconda doppietta stagionale per la McLaren, che a Miami conferma di essere, al momento, la vettura da battere. Un dominio che non è più episodico ma sistemico, con una costante: quando la temperatura della pista si alza, le papaya diventano quasi intoccabili. In condizioni più fresche la concorrenza riesce a rimanere agganciata, ma appena salgono i gradi, Norris e Piastri volano via.

L’analisi tecnica arriva da Matteo Bobbi per SportMediaset, che sottolinea come la McLaren riesca in queste situazioni a gestire le gomme meglio di chiunque altro: le mantiene “vive” più a lungo, senza surriscaldamenti anche dopo parecchi giri nell’aria sporca generata da Verstappen. Il dato è evidente: sia Norris che Piastri sono rimasti vicinissimi alla Red Bull senza che le coperture dessero segni di cedimento. E in gara, oggi, questo fa la differenza.

Se c’è ancora un piccolo neo nella squadra di Woking, può essere individuato nella qualifica. Al sabato, McLaren sembra più vulnerabile: se i due piloti non mettono tutto perfettamente insieme, non risultano imbattibili. Ma su piste dove sorpassare è possibile, come Miami, la supremazia si ristabilisce alla domenica.

Tra i due piloti, secondo Bobbi, Oscar Piastri appare in questo momento più completo. A Miami ha conquistato la quarta vittoria stagionale, dimostrando piena consapevolezza dei propri mezzi e della macchina che guida. La sua dote principale è la lucidità: sa aspettare, sa attaccare, sa dosarsi. Lo si è visto nella sprint su Kimi Antonelli, dove ha attaccato con decisione, e nella gara lunga, dove ha saputo essere paziente prima di colpire.

Diverso il discorso per Lando Norris, che pure ha picchi di velocità altissimi, forse anche superiori a quelli del compagno. Ma manca la stessa calma. Troppo spesso si lascia prendere dalla fretta, commette errori, si fa ingannare da manovre come quelle di Verstappen. Emblematico il tentativo di sorpasso all’esterno in curva 2, una manovra ad alto rischio che ha pagato a caro prezzo.

McLaren dominanti, unico ostacolo Verstappen

Il weekend della Ferrari, invece, è stato un vero disastro. Non solo è sembrata distante anni luce dalla McLaren, ma anche il confronto con Mercedes e Red Bull è stato impietoso. Poco ritmo, poca reattività, e nulla da salvare nel complesso. Bobbi resta convinto che non sia questa la vera Ferrari, ma senza aggiornamenti urgenti, arrivare a Barcellona sarà difficile.

La Red Bull, con il nuovo fondo, non ha sfigurato del tutto, ma la lotta di Verstappen contro le due McLaren lo ha portato a un degrado gomma maggiore e alla fine a perdere il podio. Con una gara più lineare, Max avrebbe potuto conservare il terzo posto.

Eppure, proprio Verstappen sembra al momento l’unico davvero in grado di tenere testa a Piastri e Norris. Se qualcosa cambierà da Barcellona in poi, lo scenario per la lotta al titolo potrebbe improvvisamente riaprirsi.

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