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Centraline e sensori: il cervello della F1

Antonelli in pista

Nel mondo della Formula 1, le centraline elettroniche rappresentano il cuore tecnologico delle monoposto moderne. Questi sofisticati dispositivi gestiscono in tempo reale numerosi parametri della vettura. Ogni team lavora al limite della tecnologia per sfruttare al massimo il potenziale offerto dalle centraline, rispettando però regolamenti in continuo aggiornamento.

Che cos’è la centralina elettronica in F1

In Formula 1, la centralina elettronica, conosciuta come ECU (Electronic Control Unit), è il cervello tecnologico della monoposto. Si tratta di un componente imprescindibile che sovrintende al funzionamento della Power Unit e di tutti i sistemi elettronici della vettura. Dal 2008, per regolamento FIA, ogni team è obbligato a utilizzare una ECU unica e standardizzata, fornita da McLaren Applied. Questo vincolo è stato introdotto per evitare vantaggi tecnologici e contenere i costi.

L’ECU è incaricata della gestione e del coordinamento di funzioni vitali, come la distribuzione dell’energia tra motore termico e sistema ibrido (ERS), la strategia di cambiata del cambio sequenziale, la regolazione dell’acceleratore elettronico, la gestione delle mappature del motore e il controllo del consumo di carburante. Inoltre, ha il compito di ricevere e inviare segnali da e verso i centinaia di sensori presenti sulla vettura.

Dotata di altissima capacità di calcolo e progettata per operare in condizioni estreme (calore, vibrazioni, interferenze elettromagnetiche), l’ECU lavora in tempo reale, elaborando milioni di dati al secondo. L’efficienza e l’affidabilità di questo dispositivo sono fondamentali per le prestazioni in pista e per evitare guasti o malfunzionamenti che potrebbero compromettere l’intera gara. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Norris sul rettilineo
MELBOURNE, AUSTRALIA – MARCH 14: Lando Norris of Great Britain driving the (4) McLaren MCL39 Mercedes on track during practice ahead of the F1 Grand Prix of Australia at Albert Park Grand Prix Circuit on March 14, 2025 in Melbourne, Australia. (Photo by Clive Rose/Getty Images)
🧠 Cos’è l’ECU (Electronic Control Unit)
La centralina unica della F1, obbligatoria dal 2008, regola e coordina tutti i sistemi elettronici della monoposto: energia, cambiata, acceleratore, carburante e gestione ERS. È fornita da McLaren Applied per tutti i team.

I sensori: gli occhi e le orecchie della monoposto

In Formula 1, ogni vettura è letteralmente un laboratorio su ruote, popolato da oltre trecento sensori distribuiti in ogni sua parte. Questi dispositivi non sono solo strumenti tecnologici: sono i veri e propri “sensi” della monoposto. Grazie a loro, l’auto è in grado di percepire e trasmettere costantemente ogni variazione fisica e meccanica che avviene in pista, agendo come un’estensione del pilota e del team ai box.

I sensori raccolgono dati in tempo reale e li inviano direttamente alla centralina elettronica e poi agli ingegneri, che possono così controllare lo stato della vettura istante per istante. Alcuni monitorano la temperatura, un parametro critico in Formula 1: tengono sotto controllo il calore generato da freni, pneumatici, motore, turbocompressore e pacco batterie. Anche una variazione minima può compromettere l’efficienza dell’auto o rivelare un problema imminente. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Funzione Descrizione
Gestione ERS Controlla accumulo e rilascio di energia ibrida
Mappature motore Ottimizza le prestazioni in base alla strategia
Cambio e cambiata Gestisce le marce e la velocità di cambiata
Acceleratore elettronico Regola risposta del pedale in base ai dati
Controllo consumo Monitora l’efficienza del carburante in gara
Hamilton con la SF-25
MELBOURNE, AUSTRALIA – MARCH 15: Lewis Hamilton of Great Britain driving the (44) Scuderia Ferrari SF-25 on track during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Australia at Albert Park Grand Prix Circuit on March 15, 2025 in Melbourne, Australia. (Photo by Clive Mason/Getty Images)

Altri sensori misurano la pressione, che è fondamentale sia per la sicurezza che per le prestazioni. Questi sono posizionati nei pneumatici, nei serbatoi dell’olio, nei circuiti del carburante e all’interno dell’impianto idraulico. Rilevano perdite, anomalie o condizioni critiche che, se ignorate, potrebbero mettere a rischio la gara del pilota.

Ci sono poi quelli dedicati alla posizione e all’accelerazione: sensori GPS avanzati che tracciano la vettura al centimetro, insieme a dispositivi in grado di calcolare le forze G che agiscono sull’auto in curva, frenata o accelerazione. Questi dati aiutano a comprendere come il telaio reagisce alle sollecitazioni e a valutare la guidabilità della vettura.

Infine, un gruppo di sensori analizza le vibrazioni e lo stato di usura dei componenti, come sospensioni, trasmissione e altri organi meccanici. Sono loro ad avvertire il team di un potenziale cedimento, permettendo interventi preventivi prima che si trasformino in rotture gravi o ritiri.

Tutti questi segnali, raccolti in tempo reale, costruiscono un’immagine dettagliata dello stato della vettura. L’auto “parla” costantemente con il box, e questa comunicazione è essenziale per restare competitivi.

📊 Cosa controllano i sensori
I sensori in F1 rilevano oltre 300 parametri in tempo reale:
  • Temperatura freni, motore, gomme, batterie
  • Pressione pneumatici, olio, carburante
  • GPS e accelerazione laterale (forze G)
  • Vibrazioni, usura e stato sospensioni
  • Allarmi per problemi critici e danni

Telemetria: i dati volano ai box

La telemetria è il sistema che consente di trasmettere in tempo reale i dati raccolti dai sensori ai box. In questo modo, ingegneri e strateghi ricevono informazioni continue sulle condizioni della vettura mentre è in pista, durante le prove, le qualifiche e la gara.​

Esistono due livelli di analisi: la telemetria live, utilizzata in tempo reale per supportare il pilota e modificare parametri durante il giro, e l’analisi post-sessione, più dettagliata, per lo sviluppo e il setup. I dati sono trasmessi in modo criptato, per evitare intercettazioni da parte delle squadre rivali. Il dialogo continuo tra pilota e ingegneri sfrutta queste informazioni per prendere decisioni in tempo reale.​ (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Come i dati influenzano strategia e prestazioni

L’analisi dei dati ha un impatto diretto su ogni aspetto delle prestazioni. In tempo reale o tra una sessione e l’altra, i dati permettono di ottimizzare le mappature motore, la frenata, il consumo di carburante, e la gestione di temperature e gomme.​

📡 Telemetria in tempo reale
Ogni dato raccolto dai sensori viene inviato alla centralina e trasmesso ai box in tempo reale. Esistono due livelli di utilizzo:
  • Telemetria live: usata in gara per modifiche immediate
  • Analisi post-sessione: dati approfonditi per lo sviluppo

Grazie a queste informazioni, i team possono modificare il setup durante il weekend, decidere strategie come undercut o overcut, oppure pianificare la gestione dell’ERS (sistema di recupero energia) per ottenere vantaggi in fase di sorpasso o difesa. Inoltre, si effettuano interventi predittivi per evitare guasti, basandosi sull’usura o su anomalie rilevate dai sensori.​ (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Limiti e regolamenti FIA sull’elettronica

Per garantire equità e contenimento dei costi, la FIA ha imposto precise restrizioni sull’elettronica. Prima fra tutte, l’obbligo di utilizzare una centralina unica per tutti i team. Viene inoltre limitato il numero massimo di sensori installabili e sono vietati tutti i sistemi elettronici di assistenza alla guida, come il controllo di trazione o l’ABS, che potrebbero alterare il livello di abilità richiesto ai piloti.​

Questi limiti servono a preservare lo spirito competitivo della F1, evitando che la tecnologia prenda il sopravvento sulle capacità umane.​

Il futuro dell’elettronica in F1

Con l’avvicinarsi della rivoluzione regolamentare del 2026, l’elettronica in Formula 1 è destinata a fare un nuovo salto in avanti. Si parla di un’integrazione sempre più profonda con l’intelligenza artificiale, per aiutare l’analisi predittiva e strategica, e di un collegamento diretto con i simulatori in tempo reale, per testare modifiche virtuali prima di attuarle in pista.​

La gestione dei dati sarà ancora più raffinata, con algoritmi evoluti e sistemi di machine learning che analizzeranno milioni di combinazioni per perfezionare prestazioni, affidabilità e consumo. Il futuro della F1 sarà sempre più digitale, ma con un cuore che resta profondamente umano: il pilota.

🚀 F1 verso il 2026
Le novità previste:
  • Integrazione con Intelligenza Artificiale
  • Simulazioni in tempo reale collegate alle vetture
  • Machine learning per strategie predittive
  • Centraline più leggere, efficienti e connesse

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