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Fine settimana da sogno per il tennis italiano: Cobolli e Darderi, due vittorie che pesano tanto

Flavio Cobolli e Luciano Darderi conquistano due trofei in una sola domenica, due giovani azzurri che si prendono la scena internazionale con un messaggio forte e chiaro lanciato al circuito: l’Italtennis non aspetta con le mani in mano il ritorno del suo re Jannik Sinner. Anzi, costruisce il futuro con fiducia, mattone su mattone, punto su punto.

A Bucarest, Cobolli rompe finalmente il ghiaccio. Dopo mesi complicati, tra infortuni e partite buttate, il romano classe 2002 alza al cielo il suo primo trofeo ATP. Lo fa con autorevolezza, battendo in due set secchi l’argentino Sebastian Baez (6-4 6-4), specialista di terra e tra i giocatori più insidiosi del circuito sul rosso. È un premio a conferma che il talento, se ben guidato, può sbocciare anche dopo periodi di difficoltà.

A Marrakech, invece, a prendersi la scena è Luciano Darderi, che mette in bacheca il secondo titolo ATP della carriera. Lo fa piegando in due tie-break l’ostico Tallon Griekspoor, dimostrando una tenuta mentale e una solidità che fanno ben sperare (7-6(3) 7-6(4)). Argentino d’origine, azzurro per scelta, Darderi si conferma un prospetto in ascesa: concreto, feroce nei momenti chiave, e con margini ancora da esplorare.

Cobolli e Darderi, un week end trionfale

Questa è solo la quarta volta nella storia del tennis italiano in cui due nostri giocatori vincono due tornei ATP nella stessa settimana. Era successo l’ultima volta nel 2018, con Fognini e Cecchinato, ed è un dato che va oltre la statistica: è la fotografia di un movimento vivo, competitivo, giovane e ambizioso.

Con questi due successi, il totale dei titoli italiani nel massimo circuito sale a 101, un traguardo simbolico che racconta di una scuola finalmente solida, dove il talento viene affiancato da un’ottima organizzazione e da una promettente continuità.

Jannik Sinner è il faro, il numero uno, l’uomo dei sogni. Ma questi successi paralleli raccontano che dietro al campione c’è un movimento vivo. E mentre a Montecarlo si preparano all’esordio Musetti, Berrettini e Fognini, e Arnaldi incassa con amarezza l’eliminazione da parte di un sorprendente Richard Gasquet, l’Italia del tennis può guardarsi allo specchio con soddisfazione.

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