Real Madrid-Milan, è un quarto turno ma le suggestioni quando si affrontano queste due squadre in Champions sono sempre notevoli. I blancos si presentano in campo molto offensivi ma con un centrocampo che fa poco filtro, un problema che era già emerso durante la gara con il Borussia Dortmund, quando gli uomini di Ancelotti si erano trovati sotto per 2-0 e avevano rischiato di prendere anche il terzo gol.
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Thiaw, Morata e Reijnders: il Milan vince 1-3 al Santiago Bernabeu 💫
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Fonseca quella partita deve averla studiata bene, perché schiera il Milan in modo molto intelligente, con Leao molto largo sulla fascia. Ed è proprio il portoghese, in gran serata, a seminare più volte il panico nella metà campo avversaria.
La scelta del Mister rossonero paga quasi subito, quando su un calcio d’angolo originato da una bella azione in velocità Thiaw incorna da pochi passi e batte Lunin. Un vantaggio meritato che però che dura pochi minuti: intervento scomposto di Emerson su Vinicius in area e conseguente rigore che lo stesso brasiliano realizza con un tocco vellutato.
Ma il Milan non si spaventa e continua a contrattaccare con efficacia. Il gol del 2-1 arriva da una bella azione corale che trova il suo perfetto terminale in Leao, che si libera in area e scaglia un rasoterra intelligente. Lunin para in tuffo ma la palla resta lì, e per Morata è un gioco da ragazzi metterla dentro a porta vuota. Si va al riposo sul 2-1 per i rossoneri con due certezze: si è visto un gran bel Milan e, per contro, un Real con enormi buchi in fase difensiva.
A inizio secondo tempo il Milan ha almeno due occasioni per segnare il terzo gol. Prima con un gran colpo di testa di Leao che Lunin toglie dal sette con un balzo prodigioso. Poi con un contropiede che Pulisic e lo stesso Leao non gestiscono al meglio. La terza occasione è ancora rossonera, ma Theo non riesce a chiudere il tiro dalla linea laterale dell’area piccola. Per il Real solo un tiro fuori di M’Bappè e un errore grossolano di un irriconoscibile Bellingham.
Real Madrid-Milan, impresa dei rossoneri dopo una gara perfetta
E il Milan al 73‘ passa meritatamente per la terza volta. Ancora grazie a un incontenibile Leao che dalla sinistra offre un bellissimo assist al solito Reijnders. Il centrocampista olandese da dentro l’area non sbaglia: 3-1 per il Milan, e potevano anche essere 4 o 5. Il che dà la misura della grande serata degli uomini di Fonseca, semplicemente perfetti.
Ma anche della fragilità di un Madrid troppo brutto per essere vero. Con una difesa horror, un centrocampo evanescente e un attacco che ha deluso soprattutto in Vinicius Jr. Ma qui molti meriti vanno all’organizzazione difensiva dei rossoneri.
Il Real non ha più niente da perdere e si getta in attacco con la forza della disperazione. All’82‘ su un’uscita forse un po’ avventata di Maignan, Rudiger la mette dentro. Ma la sua felicità dura poco: il Var coglie un fuorigioco di Rodrigo e la rete viene annullata.
Loftus-Cheek ha la palla del 4-1 ma sbaglia da pochi passi. Nel finale i blancos ci provano ancora, ma ormai è tardi. Il Milan compie l’impresa e Ancelotti si lecca le ferite. Dopo lo 0-4 con il Barcellona, un’altra Caporetto per un Real che dovrà ripensare al suo modo di stare in campo.
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