Pallone d’Oro a Rodri, il Il vincitore dell’edizione 2024 è il centrocampista del Manchester City campione d’Inghilterra con il suo club e d’Europa con la Nazionale spagnola. L’indiscrezione è stata diffusa a poche ore dalla cerimonia e nel frattempo il giocatore è arrivato a Parigi per presenziare alla premiazione.
🔵✨ Rodri arrives for Ballon d’Or ceremony, via @AranchaMOBILE. 🎥pic.twitter.com/fHkJcHcPnA
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) October 28, 2024
Il nome del talentuoso centrocampista spagnolo del City non era l’unico in odore di vittoria finale nella classifica del Pallone d’Oro: altri nomi eccellenti figuravano tra i “papabili” tra cui Vinicius Jr – fino a qualche ora fa dato come favorito – Lautaro Martinez, Bellingham, Haaland e Carvajal. E proprio la mancata vittoria di Vinicius Jr, ha scatenato una clamorosa protesta da parte del Real Madrid che non parteciperà stasera alla cerimonia di premiazione a Parigi.
Rodrigo Hernández Cascante, conosciuto semplicemente come Rodri, è nato a Madrid il 22 giugno 1996. Giocatore di spicco nella posizione di centrocampista difensivo, è apprezzato per il suo equilibrio tra abilità difensive e capacità di costruzione del gioco. Attualmente milita nel Manchester City, club di Premier League, e rappresenta la Spagna a livello internazionale. (segue dopo la foto)
Rodri, gli inizi di carriera
Rodri ha mosso i suoi primi passi calcistici nel settore giovanile dell’Atlético Madrid, dove ha sviluppato una solida base tecnica e tattica. Tuttavia, a 17 anni è passato al Villarreal, poiché nell’Atlético non sembrava trovare spazio per crescere come sperava. Nel Villarreal, ha affinato il suo gioco e iniziato a farsi notare per la sua intelligenza tattica, il recupero palla e la visione di gioco.
Durante il periodo con il Villarreal, Rodri ha consolidato la sua posizione nel calcio professionistico, imponendosi rapidamente come uno dei migliori centrocampisti difensivi della Liga. La sua impressionante stagione 2017-2018 ha attirato nuovamente l’attenzione dell’Atlético Madrid, che ha deciso di riportarlo nel proprio organico. Nel 2018, quindi, Rodri è tornato all’Atlético, dove, sotto la guida di Diego Simeone, ha mostrato una grande capacità di adattamento al sistema difensivo rigido della squadra. La sua esperienza con i Colchoneros è stata breve ma significativa, con prestazioni di livello che hanno consolidato la sua reputazione in Europa. (segue dopo la foto)
Trasferimento al Manchester City e affermazione internazionale
Nell’estate del 2019, il Manchester City ha deciso di puntare su di lui per rinforzare il proprio centrocampo, acquistandolo per una cifra record di circa 70 milioni di euro, la più alta spesa per un giocatore nella storia del club fino a quel momento. Al City, Rodri è stato allenato da Pep Guardiola, sotto la cui guida ha affinato ulteriormente il suo gioco. Guardiola lo ha impiegato come centrocampista davanti alla difesa, ruolo chiave nel sistema della squadra, dove è richiesto di avere non solo abilità difensive ma anche visione, precisione nei passaggi e intelligenza tattica.
Rodri è diventato rapidamente uno dei pilastri della squadra inglese, grazie alla sua capacità di rompere le linee di passaggio avversarie, recuperare palla e rilanciare il gioco offensivo. La sua intelligenza tattica è evidente nelle posizioni che assume in campo, coprendo efficacemente sia in fase di interdizione che nella costruzione. Nella stagione 2022-2023, il suo apporto è stato cruciale per il City nella conquista del treble (Premier League, FA Cup, e Champions League). Durante la finale di Champions League contro l’Inter, è stato proprio Rodri a segnare l’unico gol della partita, regalando il trofeo al City.
Stile di gioco e caratteristiche
Rodri è un centrocampista versatile, considerato tra i migliori interpreti del ruolo a livello mondiale. La sua altezza (1,91 m) lo rende particolarmente efficace nei duelli aerei, mentre il suo gioco semplice e pulito gli permette di dominare il centrocampo senza fronzoli. È noto per il suo posizionamento strategico, che gli permette di anticipare gli avversari e interrompere il loro gioco. È anche un ottimo passatore, capace di eseguire sia passaggi corti e precisi che lanci lunghi, contribuendo a velocizzare il gioco.
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