Alcuni resti umani sono stati trovati a 3.100 metri di altitudine sul ghiacciaio della cima di Crozzon di Lares, nel gruppo dell’Adamello, in Tentino Alto-Adige. I carabinieri incaricati del recupero dei resti sono anche riusciti a risalire a chi potesse appartenere il corpo e per quanto tempo sia rimasto intrappolato tra i ghiacci. Cosa sappiamo.(Continua a leggere dopo la foto…)
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Resti umani trovati in un ghiacciaio dell’Adamello
Le montagne del Trentino continuano a riportare alla luce testimonianze. Complici le alte temperature, che stanno provocando lo scioglimento e il ritiro di alcune masse glaciali, alcuni resti umani sono emersi in superficie e sono stati estratti dagli operatori della squadra del soccorso alpino dei Carabinieri.
Il ritrovamento è stato fatto sul massiccio dell’Adamello, precisamente nella zona del Ghiacciaio della Lobbia, sul versante nord del Crozzon di Lares. Qui, un’altitudine di 3.100 metri, sono stati rinvenuti i resti scheletrici e di tessuti organici oltre ad una giubba e un cappotto ancora quasi integri. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Le operazioni di recupero e le analisi sui resti
I carabinieri che hanno provveduto al recupero dei resti sul ghiacciaio dell’Adamello, sono riusciti anche a risalire a chi potessero appartenere. Le operazioni sono state portate a termine dalla squadra di Carisolo e dai carabinieri del Soccorso alpino di Madonna di Campiglio con la Soprintendenza provinciale. Secondo quanto riportato, il corpo sembra essere rimasto per più di 100 anni intrappolato nel ghiacciaio. Ecco di chi potrebbe trattarsi secondo gli esperti.
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