Lance Armstrong, celebrato una volta come il più grande ciclista di tutti i tempi per le sue sette vittorie consecutive al Tour de France, è poi caduto in disgrazia a causa di uno dei più grandi scandali di doping mai scoperti. Ma ripercorriamo insieme la sua storia per cercare di ricostruire quello che ha fatto e come poi si è venuti a scoprire l’inganno.
La malattia di Armstrong
Lance Armstrong (ma il cognome originale era Gunderson) è nato il 18 settembre 1971 a Plano, in Texas. La sua infanzia non fu facile: suo padre abbandonò la famiglia quando Lance era ancora un bambino, e sua madre, Linda, si risposò con Terry Armstrong, da cui Lance prese il cognome. Fu sua madre a incoraggiarlo nello sport, e Lance iniziò a competere nelle gare di triathlon all’età di 13 anni.
Armstrong si concentrò presto sul ciclismo, distinguendosi per la sua determinazione e capacità atletica. Nel 1991 vinse il titolo di campione nazionale junior di ciclismo e cominciò a gareggiare a livello internazionale. Nel 1993, invece, riuscì a conquistare il Campionato del Mondo di ciclismo su strada a Oslo, un risultato che lo mise sotto i riflettori del ciclismo mondiale. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Nel 1996 gli fu diagnosticato con un cancro testicolare metastatico, che si era diffuso al cervello e ai polmoni. Le sue possibilità di sopravvivenza erano inizialmente stimate intorno al 40%. Dopo un intervento chirurgico e una serie di trattamenti chemioterapici aggressivi, Armstrong riuscì a sconfiggere il cancro. Questa esperienza trasformò non solo la sua vita personale, ma anche la sua carriera sportiva. Nel 1997 Armstrong fondò la Lance Armstrong Foundation, conosciuta come Livestrong, per sostenere i malati di cancro e promuovere la ricerca. La fondazione raccolse milioni di dollari e distribuì i famosi braccialetti gialli “Livestrong”, diventando un simbolo di speranza.
Quante volte Armstrong ha vinto il Tour de France?
Armstrong fece il suo debutto nel Tour de France nel 1993. Tuttavia, fu solo dopo aver sconfitto il cancro che Armstrong iniziò la sua serie di successi. Dopo la malattia tornò al ciclismo professionistico nel 1998 e nel 1999 trionfò al Tour de France, un’impresa straordinaria data la lunga serie di cure a cui fu sottoposto. Dal 1999 al 2005, Armstrong vinse sette Tour de France consecutivi, un record mai raggiunto da nessun altro ciclista. Le sue vittorie lo resero un eroe nazionale e internazionale, e la sua storia di sopravvivenza al cancro ispirò milioni di persone. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Nel Grande Boucle il campione americano si ritrovò a sfidare due campioni della propria generazione come Pantani e Ulrich. Il Tour de France del 2000 vide il primo grande confronto tra Armstrong e Ullrich. La gara fu caratterizzata da alcune delle più memorabili battaglie in montagna. Nella tappa con arrivo sul Mont Ventoux, Armstrong lasciò che Pantani vincesse ma si impose nella classifica generale sui propri diretti avversari. Nel 2001 sull’Alpe d’Huez lo statunitense finse di essere in difficoltà per ingannare il tedesco Ulrich e staccarlo poi successivamente. Solo nel Tour del 2003 la lotta fu più equilibrata, con un distacco finale di solo un minuto.
Cosa assumeva Armstrong?
Nonostante i suoi successi, le voci di doping circondarono Armstrong fin dall’inizio della sua carriera. Nel 1999 un test antidoping rivelò tracce di corticosteroidi nel suo sangue, ma Armstrong presentò una prescrizione medica per una crema contro la sella, che fu accettata come spiegazione valida. Nel corso degli anni 2000, le accuse di doping contro Armstrong si intensificarono: diversi ex compagni di squadra e membri del suo staff tecnico lo accusarono pubblicamente di aver usato sostanze dopanti, tra cui EPO, steroidi anabolizzanti e trasfusioni di sangue. Nel 2012, l’Agenzia Antidoping degli Stati Uniti (USADA) pubblicò un rapporto dettagliato che accusava Armstrong di aver orchestrato “il più sofisticato, professionale e riuscito programma di doping che lo sport abbia mai visto”. Il rapporto si basava su testimonianze di numerosi ex compagni di squadra, oltre che su prove scientifiche e analisi di laboratorio. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Di fronte alle prove schiaccianti, Armstrong decise di non contestare le accuse della USADA. Di conseguenza, fu privato dei suoi sette titoli del Tour de France e bandito a vita dalle competizioni ciclistiche. Anche il Comitato Olimpico Internazionale gli revocò la medaglia di bronzo conquistata alle Olimpiadi di Sydney nel 2000. Nel gennaio 2013 Armstrong ammise pubblicamente di aver fatto uso di sostanze dopanti durante un’intervista con Oprah Winfrey. Nell’intervista, Armstrong confessò di aver utilizzato EPO, trasfusioni di sangue, testosterone e cortisone per migliorare le sue prestazioni. La sua confessione segnò la fine di anni di negazioni e di battaglie legali.
Cosa fa ora Armstrong?
Nonostante le controversie, la fondazione Livestrong ha continuato a operare e a sostenere i malati di cancro. Tuttavia, Armstrong fu costretto a dimettersi dal consiglio di amministrazione della fondazione per evitare ulteriori danni alla sua reputazione. La fondazione ha cercato di distanziarsi dal suo fondatore e di continuare la sua missione filantropica. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
La caduta di Armstrong ebbe gravi conseguenze anche a livello personale. Perse numerosi sponsor, tra cui Nike, Trek e Anheuser-Busch, e dovette affrontare cause legali multimilionarie. La sua immagine pubblica fu irreparabilmente danneggiata, e Armstrong divenne un simbolo delle conseguenze devastanti del doping nello sport. Negli anni successivi alla confessione, Armstrong ha cercato di ricostruire la sua vita e la sua reputazione. Ha partecipato a eventi pubblici, scritto libri e cercato di usare la sua esperienza come lezione per gli altri.
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