L’Europeo di calcio è una competizione che ha visto l’Italia protagonista in diverse edizioni. Tra trionfi, partecipazioni e momenti memorabili, gli Azzurri hanno lasciato il segno nel torneo continentale. Ripercorriamo i momenti più belli legati alle vittorie dell’Italia agli Europei, ricordando i gol più importanti, i momenti più difficili e la gioia di sollevare il trofeo dopo la finale.
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Le vittorie del 1968 e 2021
Euro 1968: il trionfo in casa. L’Italia ha vinto l’Europeo per la prima volta nel 1968. Quell’anno, la squadra guidata da Valcareggi vide il proprio capitano Giacinto Facchetti alzare la coppa al cielo davanti al pubblico di Roma. La finale si disputò proprio nella Capitale, allo Stadio Olimpico, dove gli azzurri sconfissero la Jugoslavia nella “ripetizione” terminata 2-0.
All’epoca infatti non era ancora presente la regola dei calci di rigore e nel caso di pareggio al primo incontro, cosa che avvenne (1-1 dts), le due squadre dovettero ripresentarsi due giorni dopo per affrontarsi nuovamente.
Euro 2020: il torneo post-pandemia. L’Europeo del 2020 (che si è tenuto nel 2021 a causa della pandemia) ha visto l’Italia tornare protagonista. La finale si è disputata a Londra, allo Stadio di Wembley, dove l’Italia ha affrontato l’Inghilterra in un match terminato 1-1 (dts). La squadra allenata da Roberto Mancini ha poi vinto ai calci di rigore, portando a casa il secondo titolo europeo della propria storia.
Formazioni Italia-Jugoslavia 2-0, Roma 10 giugno 1968
La formazione dell’Italia Campione d’Europa nel 1968, la prima volta nella sua storia, era ricca di nomi leggendari come Dino Zoff e Giacinto Facchetti oltre ai talentuosissimi Mazzola e Gigi Riva. In quell’epoca non erano previste riserve, dunque non esistevano giocatori in panchina, ed entrambe le squadre erano costrette ad iniziare e chiudere la gara con il medesimo undici.
Italia: Zoff; Facchetti (c), Rosato; Salvadore, Guarneri, Burgnich; De Sisti, Mazzola; Riva, Anastasi, Domenghini. Allenatore: Ferruccio Valcareggi
Jugoslavia: Pantelić; Fazlagić, Damjanović, Paunović, Holcer; Pavlović, Aćimović Trivić, Hošić; Musemić, Džajić (c). Allenatore: Rajko Mitić
Formazioni Inghilterra-Italia 3-4 (dcr), Londra 11 luglio 2021
La seconda edizione di un Europeo vinto dall’Italia è abbastanza recente e risale al 2020. In quell’occasione la formazione azzurra, all’epoca guidata da Roberto Mancini, riuscì ad imporsi a sorpresa contro i padroni di casa dell’Inghilterra nel suggestivo palcoscenico di Wembley.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Insigne, Immobile, Chiesa. A disposizione: Sirigu, Meret, Locatelli, Belotti, Berardi, Pessina, Acerbi, Cristante, Bernardeschi, Bastoni, Florenzi, Toloi. Allenatore: Mancini.
Inghilterra (3-4-2-1): Pickford; Walker, Maguire, Stones; Trippier, Phillips, Rice, Shaw; Mount, Sterling; Kane. A disposizione: Ramsdale, Johnstone, Grealish, Henderson, Rashford, Mings, Coady, Sancho, Calvert-Lewin, James, Saka, Bellingham. Allenatore: Southgate
Ferruccio Valcareggi
Nel 1968, l’Italia celebrò una vittoria epica agli Europei di calcio. Quell’anno, la squadra azzurra, guidata dal commissario tecnico Ferruccio Valcareggi, alzò per la prima volta il trofeo continentale. Questo trionfo rappresentò un evento straordinario per il movimento italiano.
Il Contesto
L’Europeo del 1968 si svolse in Italia, e gli Azzurri erano determinati a fare bene davanti al loro pubblico. Valcareggi, uomo pratico e saggio, prese le redini della squadra dopo la disastrosa spedizione al campionato del mondo 1966 in Inghilterra. Quell’anno, l’Italia fu eliminata a seguito della sconfitta per 0-1 contro la Corea del Nord, con gol di Pak Doo-ik.
La vittoria epica
L’Italia si qualificò per la fase finale dell’Europeo, composta da quattro squadre. La finale si disputò a Roma, allo Stadio Olimpico, contro la Jugoslavia. Fu un match emozionante, e gli Azzurri vinsero con un risultato di 2-0 (rip). Quella vittoria segnò il primo successo degli azzurri nella manifestazione continentale dopo la Seconda Guerra Mondiale.
La lezione immensa di Valcareggi
Valcareggi, uomo normale e lontano da autocelebrazioni, non fece nemmeno una foto con la Coppa d’Europa nella notte del 10 giugno. Rivolgendosi ai giocatori, disse: “Tenete ragazzi, questa l’avete vinta voi ed è giusto che siate voi ad alzarla.” Questa semplice ma potente lezione rimane impressa nella memoria di tutti. Un allenatore decisamente unico.
Il secondo posto al Mondiale 1970
Valcareggi continuò a guidare la Nazionale italiana nel Mondiale di Messico ’70 riuscendo a raggiungere un altro traguardo storico: la finale. Gli Azzurri superarono la Germania Ovest per 4-3 in una semifinale epica, ma furono poi battuti dal Brasile di Pelé per 4-1 in finale.
Il ricordo duraturo
La vittoria del 1968 e il secondo posto al Mondiale 1970 sono momenti che hanno unito un’intera generazione di tifosi italiani. Ferruccio Valcareggi, scomparso all’età 86 anni nel 2005, rimane una figura leggendaria nel calcio italiano.
Roberto Mancini
Nel 2021, l’Italia ha vissuto un momento epico e indimenticabile: è diventata campione d’Europa. Il commissario tecnico Roberto Mancini è stato il principale artefice di questo trionfo, portando la Nazionale azzurra alla vittoria nel Campionato Europeo.
Il cammino verso la gloria
L’Italia si è qualificata per Euro 2020 (posticipato all’estate del 2021 a causa della pandemia di Covid-19) grazie a un percorso record: 10 vittorie in altrettante partite. Mancini ha costruito una squadra giovane e senza leader tradizionali, ma con giocatori che da soli fanno la differenza.
Origini e carattere
Roberto Mancini è nato a Jesi, nelle Marche, da una famiglia umile. Suo padre era un falegname e sua madre un’infermiera. Fin da bambino, Mancini ha dimostrato una passione innata per il calcio. Cresciuto nel quartiere Prato, era sempre il primo a presentarsi alle sessioni di allenamento, il primo a iniziare la corsetta e il primo a segnare gol. Era un leader indiscusso dentro e fuori dal campo.
Il record di vittorie consecutive
Mancini ha stabilito il record delle partite consecutive vinte in Nazionale e ha portato la squadra azzurra al vertice europeo. La vittoria contro l’Inghilterra ai rigori, a Wembley, nella finale di Euro 2020, ha scritto una pagina indelebile nella storia del calcio italiano.
L’abbraccio con Vialli
Una delle immagini-simbolo di quel trionfo resta l’abbraccio tra Mancini e Gianluca Vialli, grandi amici sin dai tempi della Sampdoria dove sono stati soprannominati “i gemelli del gol“.
Seppur già malato di cancro, Vialli è stato un protagonista della spedizione azzurra di Euro 2020. Fortemente voluto dall’amico Mancini, Vialli ha rivestito un ruolo importantissimo all’interno dello spogliatoio come testimoniato dall’attaccamento mostrato da tutti i giocatori.
Scomparso prematuramente all’età di 53 anni, due anni dopo la notte di Wembley, Gianluca Vialli ha scritto storie indelebili del calcio italiano come lo storico Scudetto vinto dalla Sampdoria nel 1991, oltre appunto all’ultimo trionfo Europeo della Nazionale.
Il percorso dell’Italia agli Europei del 1968
L’Europeo di calcio del 1968, noto anche come UEFA EURO 1968 o Italia ’68, è stata la terza edizione di questo prestigioso torneo continentale. L’UEFA assegnò all’Italia l’organizzazione della fase finale, che si svolse da mercoledì 5 a sabato 8 giugno 1968. Tuttavia, il torneo terminò due giorni più tardi a causa della ripetizione della finale.
Il cambio di denominazione e il Pallone Telstar Elast
Da questa edizione, avvenne il cambio di denominazione della manifestazione: da Coppa delle Nazioni Europee si passò a Campionato Europeo UEFA. Inoltre, per la prima volta, venne adottato come pallone ufficiale il Telstar Elast, la prima versione della classica palla con dodici pentagoni neri e venti esagoni bianchi, poiché il disegno e i colori ne facilitavano la visibilità nelle televisioni in bianco e nero1.
La formula del Torneo
A partire da questa edizione, furono introdotti i gironi eliminatori. Le qualificazioni per i tornei del 1960 e 1964 erano interamente strutturate sull’eliminazione diretta. Le vincitrici degli otto gironi, uno dei quali composto di tre nazionali e gli altri sette da quattro ciascuno, si sarebbero scontrate nei play-off, che avrebbero funto da quarti di finale, per designare le quattro semifinaliste.
Nella fase a gironi gli azzurri si imposero complessivamente 4-3 contro la Bulgaria, perdendo 3-2 l’andata ma imponendosi 2-0 al ritorno, guadagnandosi così l’accesso alla semifinale.
La “monetina” della semifinale contro l’Unione Sovietica
L’Italia affrontò l’Unione Sovietica in una semifinale epica al San Paolo di Napoli. La partita terminò 0-0 dopo i tempi regolamentari e i supplementari. Ai tempi, i calci di rigore non esistevano. Fu quindi la monetina a decidere chi passava il turno. L’arbitro tornò negli spogliatoi con i due capitani, e Giacinto Facchetti, il capitano dell’Italia, scelse testa. La scelta fu vincente, e l’Italia si qualificò per la finale.
La finale ripetuta contro la Jugoslavia
La finale si disputò allo Stadio Olimpico di Roma. Nella prima finale, l’Italia pareggiò 1-1 contro la Jugoslavia con gol di Dzajic e Domenghini. Tuttavia, la ripetizione della finale vide gli Azzurri trionfare con un risultato di 2-0 grazie le reti di Riva e Anastasi. Quell’edizione rimane il primo titolo europeo della Nazionale italiana, con il c.t. Ferruccio Valcareggi alla guida
Il percorso dell’Italia ad Euro 2020
Gli Azzurri di Roberto Mancini hanno scritto una pagina indelebile nella storia del calcio italiano durante UEFA EURO 2020. Il loro percorso verso la finale è stato un viaggio emozionante, fatto di vittorie, sfide e momenti indimenticabili.
La fase a gironi
L’Italia è partita forte nel Gruppo A. Nella partita d’esordio gli Azzurri hanno sconfitto la Turchia con un netto 3-0 a Roma. Successivamente l’Italia ha superato la Svizzera con un altro 3-0 sempre a Roma. Nella terza partita del girone si è imposta 1-0 contro il Galles, ancora una volta nella Capitale.
Gli ottavi e i quarti di finale
Agli ottavi di finale gli azzurri hanno affrontato l’Austria a Londra. Dopo i tempi supplementari l’Italia è stata capace di guadagnarsi l’accesso ai quarti per 2-1 grazie alle reti di Chiesa e Pessina.
Nei quarti di finale l’Italia ha sfidato il Belgio a Monaco di Baviera. Ancora una volta, la squadra di Mancini ha trionfato, vincendo 2-1 dopo i tempi supplementari con gol di Barella e Insigne.
La semifinale epica contro la Spagna
La semifinale contro la Spagna è stata una partita mozzafiato. Dopo i tempi regolamentari e i supplementari, il risultato era di 1-1 (Chiesa e Morata). Ma gli Azzurri hanno avuto la meglio ai calci di rigore, vincendo 4-2 a Londra.
La finale con l’Inghilterra
L’Italia si è qualificata per la finale contro l’Inghilterra che si disputò a Wembley, storico stadio inglese. Davanti ad un pubblico ostile la Nazionale azzurra ha inizialmente sofferto trovandosi sotto nel risultato dopo appena due minuti a causa del gol di Shaw. Nella ripresa l’orgoglio degli Azzurri ha portato al meritato pareggio siglato da Leonardo Bonucci che ha spinto così la gara verso i supplementari.
Trenta minuti di alta tensione in cui Donnarumma si è reso protagonista di parate superlative che hanno permesso così agli Azzurri di giocarsi la vittoria della competizione ai calci di rigore. Dagli undici è stata la Nazionale allenata da Roberto Mancini a trionfare grazie alle realizzazioni di Berardi, Bonucci, Bernardeschi ma soprattutto le parate di Donnarumma su Rashford, Sancho e Saka.
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