Due ragazze si trovavano in vacanza a Porto Cervo, quando una sera hanno conosciuto il figlio del fondatore dei Cinque Stelle, Ciro Grillo e altri ragazzi, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Le due studentesse sono state invitate a passare la notte nella villetta di Cala di Volpe in uso alla famiglia Grillo. Lì si sarebbe consumato uno stupro di gruppo ai danni di Silvia, nome inventato per una delle due giovani. Spuntano nuove prove di quella tremenda notte: le chat di Silvia con una sua amica, alla quale racconta cosa le hanno fatto. (Continua dopo le foto)
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Ciro Grillo, spuntano le chat di Silvia all’amica dopo lo stupro
Silvia affronta l’argomento con Mia (nome inventato), una sua amica che vive ad Oslo. Tutte le confidenze fatte da Silvia in lunghi messaggi vocali all’amica a proposito di quella notte sono ora tra gli atti del processo. La ragazza, negli audio in inglese, racconta di essere stata costretta a bere vodka e poi violentata. Le parole che usa per descrivere quella notte sono tremende. Proprio ieri, Mia si è presentata in aula per confermare l’autenticità dei messaggi. (Continua dopo le foto)
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Le versioni della difesa e dell’accusa della traduzione delle chat non coincidono quindi il presidente del collegio giudicante, Marco Contu, ne ha disposto una terza affidata a un perito del tribunale, ha fatto sapere La Repubblica. “Mi sento una m…, sto davvero male… Perché sono andata fuori di testa… perché mai e poi mai avrei voluto che succedesse qualcosa e il modo in cui lo hanno fatto… è un tale schifo”, una delle frasi che Silvia avrebbe confidato all’amica. “Mi sono sentita usata e gettata via, diciamo solo per divertimento… mi sento così sbagliata”.
Le parole di Silvia all’amica
Silvia ha confessato alla sua amica di Oslo cos’è successo quella sera. “In discoteca mi lascio andare e mi piace rimorchiare, ma fare sesso per me è qualcosa da fare con qualcuno a cui vuoi bene, non è vendersi…; è qualcosa di sacro, se così si può dire”, ha confidato la ragazza. Poi Silvia si tormenta per ciò che è accaduto. “Mi chiedo perché sono una tale idiota, perché non blocco le persone. Lo so che era quasi impossibile, ma come si spiega che io non possa fidarmi di nessuno… con quei ragazzi all’inizio era tutto normale e poi loro si approfittano di te in quel modo… È un tale schifo, e adesso mi sento anche poco bene perché ho preso la pillola perché non voglio che ci siano conseguenze…”.