La Presidente dell’Associazione per le persone affette da farmaci (ADAF), Cristina Garcia del Campo, ha affermato che un antidolorifico commercializzato sarebbe la causa della morte di circa 40 persone. Il farmaco in questione sarebbe un antidolorifico non steroideo che viene utilizzato in caso di mal di denti, mal di testa ma anche febbre, dolori mestruali e altre condizioni legate a uno stato infiammatorio. In generale, la terapia è di breve durata: l’uso prolungato e le dosi elevate, sono infatti associati a potenziali rischi per la salute. (Continua dopo le foto)
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Le controindicazioni del farmaco
Drugbank, fa sapere Daily Mail, indica che il dosaggio eccessivo del farmaco antidolorifico può portare a tossicità gastrointestinale, inoltre il principio attivo in rari casi può innescare mielotossicità, che sfocia in una agranulocitosi indotta da farmaci. Molti Paesi valutando rischi e benefici hanno deciso di escludere dal commercio questo farmaco. Fra quelli in cui è bandito figurano Stati Uniti, Regno Unito, Svezia, Francia, Irlanda e Australia. È invece regolarmente commercializzato in Sud America, Russia, Asia e in alcuni Paesi europei, tra i quali Spagna e Portogallo. E proprio in Spagna è stato notato uno strano legame tra la morte di circa 40 britannici e l’assunzione del farmaco prima del decesso. (Continua dopo le foto)
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La denuncia dell’ADAF
La denuncia del farmaco dalla presidente di ADAF arriva dopo la morte del 42enne Mark Brooks, originario del Derbyshire, nel Regno Unito. L’uomo ha provato dolore a una spalla dopo aver giocato a golf in Spagna e ha assunto il farmaco incriminato. Mark è morto a quattro giorni dalla sua somministrazione e, in base a quanto riportato da Garcia del Campo, era in perfetta salute. Non solo Mark Brooks: il farmaco avrebbe portato alla morte di altri 40 britannici dal 2016 ad oggi. La donna ha affermato di aver raccolto le prove su un centinaio di casi avversi registrati nei cittadini britannici, che sarebbero sensibilmente più esposti agli effetti collaterali del farmaco.al rischio di agranulocitosi rispetto agli iberici, anche se questo non è mai stato dimostrato ufficialmente. Garcia del Campo sostiene che le agenzie che si occupano di farmacovigilanza in Spagna dovrebbero fare molto di più per garantire la sicurezza non solo degli spagnoli ma anche dei turisti. “L’Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari e le diverse amministrazioni sanitarie responsabili della farmacovigilanza in Spagna, o le persone responsabili della sicurezza dei pazienti in farmacologia, non stanno svolgendo il proprio lavoro in modo responsabile”, ha affermato Garcia del Campo, denunciando l’associazione. (Continua dopo le foto)
Il Metamizolo è pericoloso? Il farmaco antidolorifico nel mirino dell’ADAF
Il farmaco antidolorifico in questione è il metamizolo, più correttamente metamizolo sodico o dipirone monoidrato, il principio attivo presente in numerosi farmaci ad azione analgesica, antipiretica e spasmolitica commercializzati da varie case farmaceutiche. Oggi in Italia, i farmaci contenenti metamizolo possono essere acquistati solo attraverso la prescrizione medica anche se recentemente l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha rilevato anche danni epatici legati all’uso dei sopracitati farmaci contenenti metamizolo, che adesso sono in fase di rivalutazione. In generale, prima di allarmarsi è bene sempre assumere farmaci prescritti dal proprio medico curante così da evitare rischi.