Sarà fondamentale il risultato dell’autopsia del corpo di Giulia Cecchettin per capire cosa le è accaduto la notte dell’11 novembre 2023. Scopriremo oggi cos’è realmente successo alla ragazza. Nelle stesse ore, il suo assassino, Filippo Turetta sarà interrogato dal procuratore Andrea Petroni a Venezia. Nel frattempo, la famiglia di Giulia sta collaborando con gli avvocati per raccogliere informazioni che dimostrino quanto Filippo fosse possessivo con l’ex fidanzata e che questa avesse timore di lui, prima del gesto estremo. (Continua dopo le foto)
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L’interrogatorio di oggi a Filippo Turetta
Non si spiegano cosa sia successo al figlio, Nicola Turetta e la moglie. “Gli deve essere partito un embolo, perché non è una cosa razionale, non è un mostro”, aveva detto il padre del 21enne, che l’ha sempre descritto come un bravo ragazzo. Durante il primo interrogatorio Filippo ha ammesso l’omicidio ma non ha rivelato alcun dettaglio a riguardo. Si è limitato a spiegare che sta cercando di ricostruire “nella memoria” cosa gli è “scattato” in testa quella sera dell’11 novembre, tra Vigonovo e Fossò. “Voglio parlare”, avrebbe detto poi ai suoi legali. Oggi, come durante il primo interrogatorio, il ragazzo dovrà decidere se raccontare cos’è successo o avvalersi della facoltà di restare in silenzio. (Continua dopo le foto)
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Giulia Cecchettin, oggi il risultato dell’autopsia: cosa le è realmente successo
Sappiamo al momento che Giulia è stata accoltellata, ferita alla testa e al collo ed è morta per “shock emorragico”, secondo i risultati della prima ispezione. Oggi però sapremo di più su ciò che è capitato a Giulia quella maledetta notte. Il medico legale stabilirà quale dei due coltelli, quello da 12 centimetri recuperato nell’auto in Germania o quello da 21 centimetri trovato spezzato nel parcheggio di via Aldo Moro, abbia usato l’assassino per colpire Giulia. Bisognerà accertare, inoltre, se siano presenti ferite di altra natura, da calci o pugni. Turetta ha picchiato Giulia quando era ancora viva? Questo potrebbe aggiungere all’accusa l’aggravante della crudeltà. (Continua dopo le foto)
Giulia era ancora viva quando Filippo l’ha caricata in macchina in direzione Piancavallo? La famiglia di Giulia ha nominato come consulenti Stefano D’Errico, direttore di Medicina legale dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, che ha seguito gli accertamenti nella morte di Liliana Resinovich, e Stefano Vanin, entomologo che si è occupato dei casi di Yara ed Elisa Claps. Inoltre bisognerà analizzare anche l’auto di Turetta e saranno effettuati nelle prossime settimane una serie di accertamenti irripetibili, come quelli sulle tracce di sangue, sulla macchina e sui coltelli.