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Filippo Turetta, la scoperta choc sull’avvocato: cosa scriveva in passato

Il caso di Filippo Turetta, il ragazzo accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, ha assunto una nuova piega con la recente scoperta di post controversi pubblicati su social media dal suo avvocato, Emanuele Compagno. Due post in particolare, risalenti al 2020 e al 2021, sono stati portati alla luce da una utente di Twitter, scatenando un acceso dibattito pubblico e gettando una nuova luce sul profilo professionale di Compagno.

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I vecchi post dell’avvocato di Filippo Turetta

Un primo post di Compagno riguarda le false accuse di molestie, un tema delicato e di crescente attenzione pubblica. Eco infatti che nel 2020 l’avvocato scrive: Le false accuse di molestie. Un fenomeno che sta crescendo. Noto nei paesi anglosassoni che hanno già attuato forme per arginare il problema“. Il secondo, invece, critica aspramente il modo in cui viene trattata la tematica della violenza sulle donne in un noto programma televisivo. Queste opinioni, espresse pubblicamente, hanno sollevato interrogativi sulla sua posizione e sensibilità riguardo a temi di fondamentale importanza sociale. Nel post in questione del 2021 l’avvocato scrive: “Ho assistito ieri ad una scandalosa puntata di “Carta Bianca” con Bianca Berlinguer in tema di violenza alle donne. La donna veniva trattata come una menomata, come un incapace. Se ubriaca è scusata. L’alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l’uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna, come fosse un oggetto incapace di auto-determinarsi. Il tutto coniato, poi, a Tg3 linea notte con la storia di Biancaneve. Queste esagerazioni servono solo a delegittimare la donna trasformando in farsa un problema serio. Portano all’assurdo un problema vero”.

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L’impatto sul caso Turetta e le reazioni del pubblico

La rivelazione di questi post ha provocato reazioni contrastanti. Da un lato, alcuni sostengono che le opinioni di Compagno possano influenzare la percezione del caso Turetta; dall’altro, ci sono coloro che difendono la libertà di espressione dell’avvocato, sostenendo la necessità di separare le opinioni personali dalla professionalità nell’ambito legale. Questa situazione evidenzia la complessa interazione tra media, opinione pubblica e sistema legale in casi di alto profilo. Eco infatti che qualcuno dice: “I famosi maschicidi, dopotutto se ne sente parlare ogni giorno ai TG, come dargli torto”. E invece chi: “Ma qualcuno qui è capace di riuscire a ragionare senza farsi contaminare dalla rabbia per la questione Giulia? A prescindere dal tipo d’uomo che sta difendendo adesso i discorsi fatti su questi due post in foto sono assolutamente condivisibili. Madonna siete proprio fanatici”