La tifoseria del Napoli ha archiviato Rudi Garcia e mette nel mirino i giocatori: pubblicato uno striscione per strigliare la squadra.
Messaggio diretto ai giocatori
I tifosi del Napoli hanno voluto mandare un messaggio forte e chiaro. E questa volta lo hanno diretto esclusivamente ai giocatori, senza riferimenti all’allenatore e alla società. La Curva napoletana ha esposto uno striscione proprio al di fuori dello stadio Maradona: “A pagare è stato l’allenatore, ma sia chiaro… non vi dà l’impunità aver vinto il tricolore” recita il messaggio. Come a dire, dopo l’esonero di Rudi Garcia, non avete più scuse e sarete nel mirino dei tifosi qualora non arrivassero i risultati. Non il modo migliore forse per iniziare il nuovo percorso con Walter Mazzarri. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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Mazzarri gode di stima
Il tecnico tuttavia gode di grande stima sia all’interno della società che tra i tifosi. Con Rudi Garcia l’amore non era mai sbocciato e infatti i primi fischi dallo stadio erano arrivati dopo poche giornate di Serie A. Mazzarri invece ha un passato a Napoli, conosce l’ambiente e sa come lavorare anche con un presidente burrascoso come De Laurentiis. La Coppa Italia del 2011/2012 non è l’unica dote del tecnico toscano, spesso vicino ai ‘sentimenti’ della tifoseria e umorale come tutto l’ambiente azzurro. I riflettori ora si spostano sulle prestazioni dei giocatori, recentemente non all’altezza delle situazioni. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
I calciatori nel mirino
Kvaratskhelia, al di là delle scelte di Garcia, non ingrana e sembra vittima dei propri dribbling. I dati relativi ad assist e reti realizzate sono nettamente inferiori rispetto a quelli della scorsa stagione. Il georgiano si è preso anche qualche fischio, impensabile fino a pochi mesi fa quando veniva soprannominato Kvaradona. Anche Osimhen, al momento fuori per infortunio, sarà chiamato a dimostrare di essere un attaccante continuo e di caratura internazionale. La seconda stagione di livello è sempre la più difficile, ma i tifosi gli rimproverano maggiormente l’atteggiamento da prima donna e i capricci per il rinnovo. Poi c’è il capitolo difesa, spesso disattenta e poco concentrata, il reparto che ha ricevuto più critiche nelle ultime settimane.
Un mese caldo
Si apre un mese di inferno per il Napoli e non solo perché dovrà ingranare fin da subito con le indicazioni del nuovo allenatore. Nemmeno il tempo di imparare gli schemi tattici e inizierà una sequenza con Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus. Ma dicembre riserva anche il turno secco di Coppa Italia e la trasferta contro la Roma come regalo natalizio. In trenta giorni gli azzurri si giocheranno la possibilità di rientrare nella lotta scudetto, oltre al passaggio ai quarti di Coppa Italia e la possibilità di aver un sorteggio favorevole per gli ottavi di Champions League.
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