Andrea Piazzolla, l’ex assistente personale di Gina Lollobrigida, ha recentemente rotto il silenzio dopo essere stato condannato a tre anni di carcere per circonvenzione di incapace. In una toccante intervista, Piazzolla ha espresso i suoi sentimenti e la sua visione dei fatti, delineando un rapporto unico e intenso con l’indimenticabile Diva del cinema italiano.
Leggi anche: Italia, terribile incendio semina il panico: turisti in fuga dalle spiagge
Leggi anche: Tragedia di Mestre: chi era l’autista alla guida del pullman. Spunta l’ipotesi choc
La sentenza e le reazioni di Andrea Piazzolla
Nonostante la condanna in primo grado, Andrea Piazzolla non mostra segni di pentimento. In un’intervista rilasciata a “Gente”, ha descritto il suo stato d’animo come “psicologicamente molto provato, affranto, addolorato e deluso”. Ribadendo la sua posizione, ha parlato di un “rapporto irripetibile” con Lollobrigida, nonostante la ricostruzione della Procura che ha evidenziato uno squilibrio significativo tra lui e la celebre attrice. Piazzolla ha sottolineato la libertà e l’autonomia decisionale di Gina, contraddicendo le accuse di manipolazione e sfruttamento. “Non era e non è stato mai un rapporto paritario – spiegata Andrea Piazzolla – perché Gina decideva tutto in piena autonomia anche quello che riguardava la mia persona. Ha sempre agito seguendo la sua linea di pensiero che nessuno poteva modificare”.
Leggi anche: Giulia e Filippo scomparsi, la rivelazione da brividi della sorella: cosa le faceva lui
Il futuro di Piazzolla
Nell’intervista al “Corriere della Sera”, Piazzolla ha dipinto un ritratto di Lollobrigida come una donna autonoma e indipendente, circondata da amici e persone che le volevano bene. Ha sottolineato il suo ruolo nel soddisfare le esigenze di Gina, sia materiali che sociali, ma ha anche chiarito che non è mai stato una presenza imposta o necessaria per l’attrice. Guardando al futuro, Piazzolla ha anticipato un cambiamento nel suo percorso lavorativo, nonostante le difficoltà derivanti dalla vicenda giudiziaria.
Leggi anche: Carlotta Mantovan beccata con il famoso conduttore Tv: esplode il gossip
Leggi anche: “Reazione a catena”, Ultravioletta al centro della bufera: cos’è successo
“È sempre stata circondata da amici e persone che le volevano bene, che nel processo hanno chiaramente parlato del loro rapporto con la Lollo e di quello che ho fatto per lei. Per le sue necessità pratiche Gina sapeva benissimo di poter in qualunque momento ricorrere a personale di servizio che in taluni casi ha assunto”. La condanna a tre anni sarà quasi certamente commutata in servizi sociali. Assisterà persone fragili? “Io non ho chiesto neppure alla Lollo di assisterla. Quando la conobbi fui chiamato a collaborare ad una sua iniziativa e poi il nostro rapporto si è intensificato. La mia vita lavorativa prenderà altre strade, nonostante le enormi difficoltà derivanti dalla vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto”.