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Andrea Piazzolla, l’ex factotum di Gina Lollobrigida rompe il silenzio dopo la condanna

Andrea Piazzolla, l’ex assistente personale di Gina Lollobrigida, ha recentemente rotto il silenzio dopo essere stato condannato a tre anni di carcere per circonvenzione di incapace. In una toccante intervista, Piazzolla ha espresso i suoi sentimenti e la sua visione dei fatti, delineando un rapporto unico e intenso con l’indimenticabile Diva del cinema italiano.

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La sentenza e le reazioni di Andrea Piazzolla

Nonostante la condanna in primo grado, Andrea Piazzolla non mostra segni di pentimento. In un’intervista rilasciata a “Gente”, ha descritto il suo stato d’animo come “psicologicamente molto provato, affranto, addolorato e deluso”. Ribadendo la sua posizione, ha parlato di un “rapporto irripetibile” con Lollobrigida, nonostante la ricostruzione della Procura che ha evidenziato uno squilibrio significativo tra lui e la celebre attrice. Piazzolla ha sottolineato la libertà e l’autonomia decisionale di Gina, contraddicendo le accuse di manipolazione e sfruttamento. “Non era e non è stato mai un rapporto paritariospiegata Andrea Piazzolla perché Gina decideva tutto in piena autonomia anche quello che riguardava la mia persona. Ha sempre agito seguendo la sua linea di pensiero che nessuno poteva modificare”.

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Il futuro di Piazzolla

Nell’intervista al “Corriere della Sera”, Piazzolla ha dipinto un ritratto di Lollobrigida come una donna autonoma e indipendente, circondata da amici e persone che le volevano bene. Ha sottolineato il suo ruolo nel soddisfare le esigenze di Gina, sia materiali che sociali, ma ha anche chiarito che non è mai stato una presenza imposta o necessaria per l’attrice. Guardando al futuro, Piazzolla ha anticipato un cambiamento nel suo percorso lavorativo, nonostante le difficoltà derivanti dalla vicenda giudiziaria.

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“È sempre stata circondata da amici e persone che le volevano bene, che nel processo hanno chiaramente parlato del loro rapporto con la Lollo e di quello che ho fatto per lei. Per le sue necessità pratiche Gina sapeva benissimo di poter in qualunque momento ricorrere a personale di servizio che in taluni casi ha assunto”. La condanna a tre anni sarà quasi certamente commutata in servizi sociali. Assisterà persone fragili? “Io non ho chiesto neppure alla Lollo di assisterla.  Quando la conobbi fui chiamato a collaborare ad una sua iniziativa e poi il nostro rapporto si è intensificato. La mia vita lavorativa prenderà altre strade, nonostante le enormi difficoltà derivanti dalla vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto”.